Sabato 25 aprile, nell’emergenza sanitaria, le celebrazioni del 75° anniversario della Liberazione, si sono limitate alla commemorazione del sindaco Sergio Bossi (trasmessa sui social del comune) al Parco della Resistenza con deposizione della corona d’alloro, e con la benedizione di don Piero Cerutti, parroco, al Monumento dei Caduti.
Sono state deposte corone d’alloro e ceste di garofani al Monumento dei Caduti in piazza Marazza, al Monumento dedicato a Salvo d’Acquisto e alle lapidi dei Caduti in piazza Martiri, via san Giovanni, via Caduti nei lager nazisti, al ponte ferroviario di via Novara e al cippo di Mora e Gibin a Cressa.
Sono esclusi dall’omaggio floreale il Monumento ai Bersaglieri al parco Marazza e il Monumento ai Caduti al Sacrario del Cimitero Capoluogo, in quanto chiusi.
Nella stessa mattinata il primo cittadino si recato alla chiesa di San Marco per partecipare alla Messa della festa patronale della frazione.
Il discorso del sindaco Sergio Bossi
«Cari concittadini,
oggi festeggiamo il 25 aprile in uno scenario diverso, sia come festa della liberazione, sia come festa patronale per chi abita nella frazione san marco, perché la minaccia del coronavirus non ci consente di festeggiare insieme.
Stiamo vivendo purtroppo una pagina triste della nostra storia, che difficilmente riusciremo a dimenticare.
Però non possiamo e non dobbiamo non festeggiare.
Perché il 25 aprile è un appuntamento importante, ed è la festa di tutti coloro che credono nei principi che sono alla base della nostra democrazia.
E’ la festa della Liberazione, dell’unità del Paese e della speranza, che oggi più che mai abbiamo bisogno.
Questo anniversario ha ancora molto da dirci. scopriamo la forza di questo nostro paese e l’importanza di rinascere insieme.
Buon 25 aprile e per i sanmarchini buona festa patronale».