Associazione Chibù di Novara: la primavera ai tempi del Coronavirus raccontata dai bambini

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Raccontare la primavera ai tempi del Coronavirus con gli occhi dei bambini.

E’ l’iniziativa dell’associazione Chibù di Novara che ha nella sua mission lo sviluppo di progetti legati al territorio su arte, animazione e cultura nel contesto sociale. L’associazione, nata nel 2015, ha già realizzato diversi eventi solidali legati al mondo educativo dell’infanzia e dell’adolescenza. Tra le sue peculiarità quella di «essere strumento operativo per aiutare altre realtà che assistono bambini in difficoltà» ci ha detto la presidente Chiara Vincenti.

«In questo particolare momento storico, per stare vicino ai bambini e alle loro famiglie abbiamo creato un mini progetto, ovvero quello di far realizzare un disegno o un lavoretto nel quale raccontare la primavera in modo poi da poterlo pubblicarlo sui nostri social – prosegue Chiara -. Anche la vita dei bambini, come del resto quella di tutti, è cambiata. Si sono ritrovati, inconsapevoli, a disegnare arcobaleni da appendere alle finestre mentre fuori sbocciava la primavera. Da qui l’idea di farci “spiegare” da loro come la vivono».

L’associazione, negli ultimi anni ha partecipato all’evento “Fiorissimo” al Castello. «Avevamo già preparato laboratori ed eventi per coinvolgere i piccoli – dice ancora la presidente -. Proprio per non interrompere il rapporto di vicinanza abbiamo pensato all’iniziativa “incontrandosi” però sul web. Molte mamme ci hanno inviato il disegno con scritto il nome e l’età. Parte di questi li abbiamo messi insieme in un vero e proprio collage e pubblicato sulla nostra pagina Facebook “Chibù”. E’ stato un momento di condivisione che ha ridotto la distanza e ora, questo, è più importante che mai».

Tra i progetti dell’associazione “su le mani” svolto all’interno della Casa Circondariale di Novara per promuovere la relazione tra bambino e genitore detenuto, la collaborazione con Edo’s Smaile e con l’asilo nido Primi Passi.

«Il nostro obiettivo è quello di stare vicino ai bimbi – conclude Chiara -, siamo una decina di volontarie che fanno questo con professionalità e soprattutto tanta passione».

Marco Cito