E’ arrivata da Milano, dove, malato da tempo era ospita del Pio Albergo Trivulzio, della morte per Coronavirus lo scorso 18 aprile, di una vecchia gloria del Novara, Urano Navarrini Benigni. Figlio della signorina Milena Benigni e del noto attore Uto Navarrini, a quel tempo sposato con la soubrette Vera Rol era nato il 2 maggio 1945. Cresciuto con la madre a Verona tirò i primi calci nell’Edera prima di arrivare a Milano. Due stagioni nelle giovanili della Grunland Milanese Libertas tra il ’59 e il ’61 e poi il salto nelle giovanili del Milan fino al 1964. Dopo un anno di prestito alla Pistoiese in C i rossoneri se lo ripresero per farlo debuttare in Coppa delle Fiere contro lo Strasburgo e successivamente il 9 marzo ’66 in campionato, in Milan – Lazio 0-2. Fu la sua unica presenza in A. In disaccordo con Nereo Rocco Urano fu mandato a Savona per due stagioni in C. Poi a Taranto, dove conquistò sì la promozione in B ma con solo due presenze. La sua carriera sembrava arenarsi a soli 24 anni, invece arrivò in Piemonte, per giocare la stagione 1969/70 nel Verbania, allora buona realtà in Serie C. Giocò praticamente sempre, 36 presenze e 5 gol, e ottenne un ingaggio nel Novara, dove arrivò che si chiamava ancora Urano Benigni. Il padre infatti lo riconobbe solo nel 1972, dopo il divorzio da Vera Rol e il matrimonio con Milena. A Novara rimase dal 70/71 al 74/75 giocando molto, 111 presenze e 3 reti, sempre in Serie B con un settimo posto come migliore risultato. Senz’altro molti tifosi azzurri dell’epoca lo ricordano giocare accanto a Pulici, Carrera, Gabetto, Udovicich, Carlo Parola in panchina. Poi ancora tre anni in C a Busto Arsizio alla Pro Patria, con 67 presenze e 2 gol. Prima del ritiro anche un’ultima stagione come giocatore allenatore. Carriera da tecnico che proseguì fin verso la fine degli anni Ottanta passando per Aosta, Sorrento, Porto Sant’Elpidio, Potenza e Vigevano. Lascia la moglie Marzia Fioravanti.