Si dovrebbe concludere la prossima settimana il monitoraggio di tutte le case di riposo e Rsa del Novarese per il Covid-19. Lo dice il commissario ad Acta per il Covid-19, nominato dall’Asl, Gianfranco Zulian, responsabile di una delle operazioni più delicate e decisive al livello territoriale per uscire dalla fase di crisi.
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In queste settimane è infatti apparso chiaro che a fronte di una riduzione dei ricoveri e dei casi gravi, perdura una situazione ancora nebbiosa sul livello di contagio delle case di riposo. Di qui la decisione di fare un campionamento a tappeto per individuare i positivi tra ospiti e personale.
Secondo i dati diffusi dalla regione sarebbero stati eseguiti in provincia oltre 3mila tamponi. Condizionale d’obbligo perchè, come leggete a parte, secondo il consigliere del Pd in regione Domenico Rossi queste informa- zioni sarebbero errate. I risultati, dati unitari a parte, sono abbastanza preoccupanti e confermano che in alcune strutture il livello di contagio è molto elevato. Le situazioni più complesse, come abbiamo scritto anche sul nostro sito Internet, sinora si segnalano a Borgolavezzaro e alla San Francesco di Novara, ma anche in di- verse strutture del nord della provincia (come Dormelletto) ci sono situazioni delicate. Diversi casi positivi anche al De Pagave, come riferito anche dal sindaco Alessandro Canelli.
«Il problema esiste, ma monito- riamo la situazione ogni giorno. Le strutture – rileva Zulian – stanno tutte seguendo le indicazioni che diamo per far fronte alla situazione». Un’altra azione in corso nelle Rsa è «l’invio della commissione di vigilanza per rivedere l’assetto organizzativo in presenza di tanti pazienti positivi. Stiamo lavorando anche su questo».
Sempre dai dati regionali emerge che a fine marzo ci sarebbero stati 30 decessi in più rispetto al 2019 e di questi 14 sarebbero stati Covid-positivi. I numeri forni- ti nel corso di una conferenza stampa da parte della Regione, ol- tre che contestati dall’opposizione, sono anche abbastanza lacunosi. L’indagine sui decessi è ferma al 31 marzo, quella sui contagi all’8 aprile. Probabilmente (ed auspicabilmente) ci saranno successive integrazioni man mano che la situazione evolverà anche se sussistono problemi di carattere tecnico. «Vedremo la situazione – conclude Zulian – non c’è una grandissima disponibilità di tamponi e poi oltre alle RSA ci sarà da mettere in atto un’azione sulle strutture per disabili». Da tutto questo l’impressione che si ricava è che l’azzeramento della curva, almeno per il Novarese non è destinata ad arrivare troppo presto.