La casa di riposo di Premosello resterà chiusa fino al 20 aprile lo comunica con un post su facebook il sindaco di Premosello Giuseppe Monti che aggiorna sulla situazione dei positivi al Covid 19 nel comune. «A Premosello i positivi sono 58 inclusi gli ospiti Riss e il personale. Fuori dalla struttura – spiega Monti – i positivi sono 9 e non hanno avuto nessun rapporto diretto o indiretto con la Riss di Premosello e ovviamente sono ricompresi nel numero totale dei 58».
Il primo cittadino riferisce che i ricoverati in struttura sono 46 ospiti, in quanto 15 negativi sono stati trasferiti all’Eremo di Miazzina. Da ieri pomeriggio è iniziata la sanificazione dei nuclei interni alla Riss, senza la presenza di ospiti. Oggi le operazioni sono proseguite con l’ausilio di una ditta specializzata che utilizza ozono.
Il sindaco fa una cronaca puntuale quasi giornaliera della vita nella casa di riposo e l’11aprile aveva riferito. «Ad alcuni sembra quasi che la chiusura decisa per la nostra Riss sia stato un castigo, non capendo che è stata una decisione sofferta ma necessaria, toccava a me farla e l’ho fatto a tutela della Riss e delle nostre comunità, non mi sarei mai aspettato di dover prendere certe decisioni, che vi assicuro a livello psicologico sono devastanti, ma oggi dobbiamo lottare e seppur vi confesso talvolta si viene assaliti dallo sconforto, si deve andare avanti.
Sono giornate intense qui alla Riss – proseguiva il sindaco – scandite da percorsi obbligati, i preparativi della vestizione sono lunghi e laboriosi.
Dalle finestre si vedono alcuni pazienti che ci fanno il saluto, altri sono a letto, quando le emergenze lo permettono si cerca il più possibile di far parlare gli ospiti con i propri familiari a casa giustamente preoccupati e talvolta si riesce anche ad effettuare qualche videochiamata o inviare qualche video, purtroppo non è sempre possibile, si deve dare la priorità all’assistenza ai pazienti e affrontare le emergenze che sono purtroppo dietro l’angolo perché questo Covid 19 non ti avvisa quando agisce è rapido e lesto come una vipera di montagna. Anni or sono questa struttura ha ospitato mia nonna prima e poi due zii, conosco l’importanza del mantenimento dei rapporti quotidiani tra ospiti e familiari e pertanto comprendo l’angoscia e il dolore dei familiari che hanno subito un lutto e di chi non può vedere il proprio parente».