Don Gianluca Villa: «La luce del campanile

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Abbiamo sentito la voce di alcuni sacerdoti della nostra Diocesi in questo particolare momento: i legami della comunità che non si sciolgono.

Di seguito l’intervista a don Gianluca Villa parroco di Stresa.

Parla dalla cima del campanile della chiesa parrocchiale don Gianluca Villa per salutare i fedeli e la cittadina tutta, in occasione della Pasqua.
«Mai come in questo momento – dice il parroco – siamo chiamati a riscoprire con speranza e fiducia il significato profondo della celebrazione cristiana della Pasqua. È Passaggio!». Colpisce la similitudine del passaggio del popolo d’Israele dalla schiavitù della terra d’Egitto alla libertà tanto attesa della Terra Promessa, «preceduta però dalla tragedia delle piaghe d’Egitto – sottolinea don Villa; – flagelli che piegarono duramente allora come oggi l’umanità».

«Come accade nei più drammatici e universali eventi storici – prosegue il parroco di Stresa – le tenebre attanagliano i nostri fragili cuori, ma scatenano nello stesso tempo il sorgere di nuove stelle». Si riferisce qui ai grandi segni di collaborazione, di generosità, di carità, di attenzione verso i più bisognosi che continuano a nascere nella cittadina lacustre.

Don Gianluca in questo momento racconta di essere vicino ai suoi fedeli anche attraverso nuovi mezzi, inaspettati: come lunghe e amichevoli telefonate, ascoltando le sofferenze e le attese delle persone sole, anziane e ammalate. Vi sono poi i giovani, «chiamati a travasare con fatica la vivacità della loro età tra le mura ristrette di casa». La scelta di salire sul campanile non è casuale.