Abbiamo sentito la voce di alcuni sacerdoti della nostra Diocesi in questo particolare momento: i legami della comunità che non si sciolgono.
Di seguito l’intervista a don Andrea Vigliarolo, coaudiutore della parrocchia di Sant’Agabio di Novara.
Coltivare il rapporto personale con i ragazzi, mentre crescono gli interrogativi su come sarà la “fase 2” per l’Oratorio. Questo è quello che don Andrea Vigliarolo cerca di fare in questi giorni: «Esserci comunque, anche se a distanza, incontrando i ragazzi e i volontari dell’Oratorio personalmente, uno ad uno – spiega il giovane coadiutore della parrocchia di Sant’Agabio di Novara -. Con gli animatori abbiamo così scelto non tanto di fare sul web quello che avremmo fatto in oratorio, ma di continuare a far sentire la nostra presenza ai ragazzi: loro sentono molto la mancanza del poter vivere in libertà le loro relazioni e del ritrovarsi dal vivo». Accanto al rapporto personale con i ragazzi e con gli animatori dell’oratorio, c’è quello con i confratelli: il parroco don Carlo Bonasio e don Massimo Sozzi. «Celebriamo a porte chiuse ogni mattina e in questo tempo riusciamo a vivere senza distrazioni la dimensione comunitaria, la preghiera insieme, il confronto quotidiano». Il confronto, in questi giorni, spesso è sul tema della ripartenza. «Ci interroghiamo sulla “fase 2”: su quello che significherà per la parrocchia – conclude don Andrea – e spesso anche sul nostro essere preti ora, con il calendario svuotato dalle attività e con molto più tempo dedicato alla preghiera, all’ascolto di Dio e di se stessi».
Qui l’intervista a don Pierangelo Cerutti parroco di Bellinzago Novarese
Qui l’intervista a don Giammario Lanfranchini, parroco di Omegna
Qui l’intervista a don Gianluca Villa parroco di Stresa
Qui l’intervista a don Adriano Micotti parroco di Trobaso
Qui l’intervista a don Matteo Borroni di Quarona e don Enrico Marcioni parroco di Grignasco.