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#FIDATIDITE, progetto rivolto ad atleti e allenatori

Tutti chiusi in casa ma non per questo impossibilitati a svolgere attività motoria per mantenersi in forma e in allenamento. Anche, e soprattutto, dal punto di vista psicologico per ritrovare presto e nel miglior modo possibile l’elemento imprescindibile di ogni disciplina sportiva. Si chiama #FIDATIDITE ed è un progetto rivolto agli atleti e agli allenatori. Ogni appuntamento è visibile, nelle dirette quasi tutte giornaliere, sulla pagina Facebook di Losportunabellascatolaofficial curato da Fabiola De Paoli. «Il progetto – spiega la psicologa novarese Fabiola De Paoli – sviluppa il tema della fiducia, intesa come quella base solida da cui parte tutto. Dalla fiducia partono i primi legami, dalla fiducia nascono i progetti e le idee, dalla fiducia nasce la creatività. Sono numerose le teorie che si porrebbero citare, ma se pensiamo al mondo sportivo subito ci viene in mente il ruolo dell’allenatore come base, “sufficientemente buona”, come diceva Winnicott. Quando si parla di una sufficienza buona non si deve intendere che basti poco, ma che sia necessario smontare il concetto di perfezione e recuperare il concetto di possibilità di sviluppo, soprattutto con i giovani». Come si parte e per arrivare dove? «Un’esperienza ‘sufficientemente buona’ – continua De Paoli – è quella che ti permette di fare esperienza da solo quando riesci e di recuperare il tuo punto di riferimento quando sei in difficoltà. Questo per i bambini e per i ragazzi deve essere la base da cui partire. La sintonizzazione nel trovare questo equilibrio è dovuta proprio alla fiducia che tu hai costruito nel tuo legame». In seguito come si procede? «Nella seconda parte del progetto – conclude – orienteremo la nostra attenzione alla costruzione del compito sportivo ed andremo a illustrare le possibili strategie per realizzare ogni percorso personale. Tutto questo con alcuni spunti di riflessione tratti dalle narrazioni di chi nella scatola dello sport ha già lavorato e ci racconta la sua esperienza».

Flavio Bosetti: