Cresce la preoccupazione della Fisascat Cisl Piemonte Orientale per la situazione degli operatori socio sanitari (Oss) che operano alla Fondazione Opera pia di Borgomanero e per quella dei suoi anziani ospiti. A suscitare l’allarme della Federazione di categoria della Cisl riguardo la situazione della residenza per anziani – nella quale si sono verificati 16 decessi fra gli ospiti nelle ultime due settimane di marzo e 22 fra i 51 anziani sono risultati positivi al Covid-19 – è il fatto che «dai tamponi risulterebbero molti Oss positivi al Covid. Tra di loro ci sono anche asintomatici: pertanto ribadiamo l’importanza che vengano effettuati i tamponi a tutti i lavoratori che in questo momento stanno svolgendo la propria attività lavorativa a contatto con terze persone» afferma Mattia Rago della Fisascat. Il sindacalista sottolinea le difficoltà da parte della Opera pia Curti ad assicurare la continuità del servizio, poiché il personale positivo deve essere messo in quarantena e per il restante personale ciò si traduce in «un aumento del carico di lavoro: ci sembra palese che ciò ha ripercussioni sugli ospiti, si rischia di non garantire la continuità del servizio». Rago sottolinea che «questa situazione non è solo della casa di cura di Borgomanero ma crediamo che sarà un problema che riguarderà tutte le Rsa: a oggi, su Novara e l’Ovest Ticino, da quello che ci viene riportato, non sono stati eseguiti tamponi». La Fisascat Cisl Piemonte Orientale assicura che continuerà a mantenere alta l’attenzione in merito a questa emergenza: «tutti i lavoratori hanno il sacro santo diritto che venga garantita la tutela della loro salute ed in questo caso bisogna garantire una giusta tutela alla salute delle persone più anziane delle Rsa. Rinnoviamo l’invito alle istituzioni di effettuare i tamponi in maniera più celere» conclude Rago, auspicando di ricevere al più presto delle risposte.
- 5 anni ago
Claudio Andrea Klun