Covid-19, le proposte degli agricoltori piemontesi per il comparto vinicolo

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viticoltura
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La Confederazione italiana agricoltori (Cia) del Piemonte ha elaborato alcune proposte indirizzate alla Regione Piemonte per gli strumenti da adottare a salvaguardia delle aziende vinicole, il cui comparto economico è messo a rischio dall’emergenza Coronavirus. Le proposte sono state avanzate nel corso dei lavori del Gruppo di interesse economico del settore vino

Cia Piemonte chiede un aumento dal 15% al 30% dei tagli migliorativi: la legge prevede che si possano fare dei “tagli di annata” mettendo nella stagione attuale una percentuale di vino nell’annata precedente (che risolve le giacenze passate); una vendemmia verde facoltativa, ossia le operazioni di diradamento delle uve per diminuire le rese dei vigneti entro il 30 luglio, per alleggerire la produzione 2020 che avrà un deficit di mercato, con la possibilità per le aziende di percepire un contributo regionale o nazionale che vada a compensazione del reddito, in modo da garantire il reddito dell’anno precedente.

Tra le altre richieste avanzate dalla Confederazione italiana agricoltori del Piemonte, la distillazione facoltativa, l’impiego della organizzazione comune di mercato per investimenti in materiali e attrezzature, per aumentare lo stoccaggio di piccole e medie imprese, anche al fine di trattenere la mancata vendita del vino; accordi commerciali e promozione; cambiali agrarie o mutui a conduzione.

Il documento, elaborato e condiviso dai presidenti provinciali Cia del Piemonte, sarà trasmesso alla Regione e all’assessorato all’Agricoltura di Marco Protopapa.