Il sindaco Lucio Pizzi e l’assessore all’ambiente Daniele Folino scrivono al presidente del Consorzio Rifiuti e all’amministratore Unico una lettera per chiedere di ridurre o defalcare la tassa rifiuti del 2020 per le attività chiuse per l’emergenza coronavirus.
«Alla luce del radicale cambiamento di vita, che ci siamo trovati ad affrontare – si legge nella lettera – deve seguire imprescindibilmente una revisione degli strumenti di programmazione degli enti. Appare quindi inevitabile anche una revisione del vostro budget che tenga conto, oltre che dell’assoluta inopportunità di aumenti per l’anno in corso, della doverosa necessità di tenere proporzionalmente indenni dalla tassa rifiuti le attività obbligate alla chiusura, in forza dei Decreti Governativi e delle Ordinanze Regionali. Per il mese di marzo, per quello in corso di aprile – scrivono – e per quelli a venire secondo i dettami governativi e regionali, le attività si trovano nelle condizioni di non poter lavorare e di non produrre rifiuti, non usufruendo perciò dei servizi resi da Conser Vco» . L’amministrazione chiede che per tutto il periodo di chiusura forzata, non venga applicata la tassa rifiuti ai soggetti citati, chiede inoltre che non vengano assegnati costi aggiuntivi alle poche attività rimaste attive e alle utenze domestiche.
Domo, il sindaco propone la riduzione della tassa rifiuti
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