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Case di Riposo: la situazione alla “Massimo Lagostina” di Omegna e a Vogogna

<<In questi giorni di emergenza Covid19, che sta mettendo in seria difficoltà il mondo intero ci pare opportuno dare conto di come si sia operato nelle due Residenza sanitarie assistenziali (Rsa), i cui letti sono convenzionati col marchio Fondazione “Massimo Lagostina”>>. Inizia così il comunicato diffuso dalla direzione delle due case di riposo.

La situazione Omegnese

A fronte di alcune febbri manifestate da operatori, è stato richiesta l’effettuazione del tampone a cura del Mmg nonché il preventivo confinamento al proprio domicilio di detto personale. Successivamente, si è concordato e deciso di agire in autonomia per accorciare i tempi ed evitare l’eventuale diffondersi del Covid19. In accordo con gli organi di cui sopra, si è provveduto ad avere tutto il necessario per l’effettuazione dei tamponi. Sabato 4 aprile tutto il personale di Omegna (nessuno escluso) è stato convocato dalle 10 alle 14. Sono stati fatti tutti i tamponi in totale autonomia da un team infermieristico della Fondazione “Massimo Lagostina” guidato dalla coordinatrice infermieristica interna, al quale aveva erano ovviamente state fornite tutte le protezioni (Dpi) necessarie allo scopo. Lunedì 6 aprile, lo stesso team infermieristico interno, composto da 8 infermiere con le stesse precauzioni e i Dpi necessari hanno provveduto alla effettuazione dei tamponi a tutti gli ospiti presenti in struttura. Per quanto riguarda gli operatori, abbiamo avuto riscontro di alcune positività (con un certo numero di asintomatici), provvedendo al domicilio coatto obbligatorio fino al decorso della quarantena e la guarigione, secondo le indicazioni sanitarie. Fin dall’inizio dell’emergenza, a tutto il personale sono stati forniti i Dpi e le protezioni raccomandate per la situazione. Per quanto attiene gli ospiti siamo in attesa dei riscontri diagnostici. Si precisa che, ovviamente, saranno informate esclusivamente le famiglie di coloro che risultassero positivi al tampone. Nella giornata di lunedì 6 aprile, la psicologa coadiuvata dall’animatrice ha provveduto a contattare le famiglie degli ospiti di Omegna sia per ragguagliare sull’andamento del singolo parente, sia per dare conto di come ci si sta muovendo, pur nel difficile quadro.

 La situazione a Vogogna

Come ad Omegna si è recuperato il necessario per l’effettuazione dei tamponi in autonomia.   Ciò a fronte di alcune febbri manifestati da operatori e da qualche ospite. Già la settimana scorsa sono stati effettuati tamponi su alcuni ospiti, risultati positivi. Immediatamente, si è provveduto ad applicare i più rigidi protocolli di separazione delle persone positive dalle non positive, dedicando personale ad hoc. Tutto il personale (nessuno escluso) ha avuto in dotazione i Dpi e le protezioni raccomandate per l’emergenza.

Lunedì 6 aprile, un team infermieristico interno ha effettuato il tampone a tutti gli ospiti presenti e a tutto il personale.  Per le stesse ragioni si è operato in autonomia al fine di sveltire le operazioni e non rimanere in attesa di tempi di terzi che potevano allungarsi, data l’enorme mole di lavoro e richieste cui essi sono sottoposti. Per tutti, siamo in attesa dei risultati. Anche in questo caso solo le famiglie di coloro che risultassero positivi saranno informate. Nel frattempo, stiamo applicando i rigorosi protocolli raccomandati dalle autorità competenti, separando le persone con febbri sospette e lasciando al proprio domicilio i lavoratori. Oggi, martedì 7 aprile la psicologa della casa di riposo ossolana sta contattando le famiglie degli ospiti di Vogogna per ragguagliare sia sul singolo caso sia sulla situazione generale.

Desideriamo formulare il nostro sincero ringraziamento alla dottoressa Orietta Ossola e al dottor Edoardo Quaranta, ognuno per i rispettivi servizi per la cortesia, la disponibilità, il sostegno e la vicinanza dimostrata verso il nostro lavoro e le nostre Rsa, in questo momento difficile anche per il loro operato.

Per entrambe le strutture è sempre stato garantito la possibilità di fare videochiamate per parlare con i propri congiunti (laddove la situazione del singolo lo consentiva) sia il contatto telefonico giornaliero (se ritenuto) a cura del parente con un’infermiera al fine ragguagliare sulla situazione sanitaria specifica.  Dal primo giorno di emergenza è stata aperta una pagina dedicata all’indirizzo web  www.casalagostina.net .

Luisa Paonessa: