Lutto nel volontariato novarese. È scomparso Eugenio Conti, Novarese dell’Anno nel 2015

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Eugenio Conti
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Lutto nel mondo del volontariato novarese. Nella notte è mancato Eugenio Conti, una delle anime della solidarietà e del volontariato della città di Novara. Tra i tanti impegni che l’hanno visto scendere in campo la Croce Rossa, l’Auser (dove è stato uno dei fondatori e presidente tanto della sezione cittadina quanto di quella provinciale), ma non solo.

Con altri amici aveva creato anche l’associazione Solidango, con cui portava aiuti importanti in Africa, progettando in particolare pozzi e abitazioni per le popolazioni più povere della zona. Aiuti che l’associazione ha portato anche in Repubblica Dominicana, dove Conti era di casa. Qui, infatti, abita il figlio Fabrizio e qui, con la moglie Laura Curti (anche lei impegnata nel volontariato e presidente sino a due anni fa di Auser), trascorreva diversi mesi dell’anno. Conti, che avrebbe compiuto 74 anni a giugno, è mancato proprio a Santo Domingo. Era ricoverato da qualche tempo in ospedale a seguito dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute.

Grande il cordoglio a Novara e in tutto il Novarese. Un gigante della solidarietà per molti. Quando c’era bisogno, Eugenio si prodigava per rispondere alla necessità. Per il suo impegno, nel gennaio del 2015, è stato anche nominato dall’Amministrazione comunale Novarese dell’Anno.

In tanti in queste ore lo stanno ricordando sui social, tanti amici, tanti compagni del mondo del volontariato. Una nota è stata postata anche dalla pagina dell’Auser provinciale. “Eugenio non era qui – si legge – ma a Santo Domingo, dove ancora una volta si era “inventato” il volontariato. Mi mancherà molto Eugenio e mancherà molto all’Auser, dove è stato tra i fondatori locali in tempi ormai lontani. Presidente dell’Auser cittadina e provinciale, ha sempre inteso il volontariato come una donazione di tutto se stesso. Presidente per anni della Società di cremazione, ne era ora presidente onorario. Mi mancherà molto, ricordando l’Africa dove siamo andati a portare quel che si poteva, anzi Eugenio ha portato, infaticabile, risorse per una scuola in Senegal , per decine di pozzi e per la creazione di cooperative di lavoro. Per questo avevamo fondato una ong chiamata Solidango, che gestiva con lo stesso impegno di tutte le attività che normalmente sosteneva”. E ancora: “Nel parlare di lui non si può dimenticare la sua famiglia, tutta proiettata a spendersi oltre ogni misura verso gli altri, con gesti di amore resi robusti dall’intelligenza del fare. In particolare esprimo, esprimiamo come Auser provinciale tutto il cordoglio, la vicinanza non simbolica, che dobbiamo rendere viva attraverso le barriere della distanza fisica e sanitaria, verso la moglie e amica Laura e il figlio Fabrizio. Eugenio sarai per sempre con noi”.

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