E’ iniziata lunedì 23 marzo la distribuzione delle mascherine alle famiglie aronesi. Al momento una per famiglia come ha annunciato il sindaco Alberto Gusmeroli:<Serviranno per coloro che debbono recarsi a fare la spesa. Si tratta delle mascherine realizzate da oltre una trentina di sarte volontarie che in questi giorni si sono prestate a questo compito. La distribuzione avviene quartiere per quartiere, via per via, grazie ai volontari del Centro Operativo Comunale e a quelli dell’Aib e della Protezione Civile.
Il Primo cittadino è in prima linea dal mattino presto sino a sera inoltrata per coordinare il Centro attivato in sala “Paolo Perucchetti”, meglio conosciuta come Aula Magna del palazzo comunale. <Abbiamo iniziato con le prime 800 che coprono circa un sesto della popolazione, considerando in media tre persone per famiglia e così via, man mano che le sarte volontarie le realizzano le distribuiamo> ha assicurato Gusmeroli. Alle sarte e alla ditta di confezioni di Dormelletto di Rita si è aggiunta un altra ditta del territorio. Le mascherine sono da lavabili e riutilizzabili e sono una prima barriera all’infezione con tutti i limiti necessari. Al supermercato in ogni caso, suggeriscono, è bene andarci una o due volte massimo la settimana e uno per famiglia, come da disposizioni in materia. A chi chiede perché Arona, e quindi negli altri 8000 comuni d’Italia, non si distribuivano le mascherine a tutti i cittadini, il Sindaco risponde:<Esistono tipi di mascherine diverse: alcune insufficienti per coronavirus; altre efficacia filtrante al 92-98%, adatte a medici e personale sanitario per proteggersi da virus; altre chirurgiche che servono a evitare che i malati diffondano il contagio. Sono monouso con valvola: non evitano che i malati diffondano il contagio, ma possono avere efficacia impedendo l’entrata del virus>. Ha poi sottolineato il Sindaco:<Proprio i medici di famiglia hanno operato giorni e giorni spesso senza protezione>. Come parlamentare del territorio si è occupato anche di altri comuni, infatti dice:<Noi ad Arona, ne abbiamo recuperate, 2500, e abbiamo deciso di distribuirle a tutte le persone che ogni giorno rischiano la vita, tra cui: dipendenti delle Poste, dipendenti e cassiere dei supermercati di Arona, Lesa e Novara che hanno fatto la richiesta. Abbiamo fornito anche carabinieri di Arona e Borgo Ticino, dipendenti comunali, volontari delle consegne domiciliari, personale del centro prelievi di Arona, case di cura e Clinica San Carlo. Responsabilmente poi ne abbiamo consegnate, a pacchi di 10 lavabili, destinate a persone in prima linea dei tre comuni limitrofi: Oleggio Castello, Dormelletto e Meina. Ne abbiamo distribuite, a pacchi di 10-15-20, in base alla grandezza, anche ad altri 38 comuni in provincia di Novara e Vco partendo da Arona a raggiera, sempre destinate a operatori che lavorano in prima linea>.