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All’ospedale di Novara nuovi posti di terapia intensiva

Da alcuni giorni i posti in terapia intensiva dell’ospedale di Novara fanno segnalare un triste tutto esaurito, ma a breve il Maggiore ne avrà di nuovi. Lo fa sapere la direzione del nosocomio che ha preannunciato una rapida conclusione del progetto di ampliamento dei letti del repato,

«In queste ore – si apprende da una nota dell’ufficio stampa – sono in corso, all’azienda ospedaliero-universitaria di Novara, i lavori di completamento e si stanno effettuando i collaudi per l’istituzione di una terapia intensiva temporanea nel corridoio adiacente l’attuale rianimazione»

Si tratta del frutto della riorganizzazione delle varie terapie intensive, riunite ora in un’unica sede. Grazie alla conseguente razionalizzazione di strumentazione e personale è stato possibile aumentare di di 4 posti letto la dotazione della terapia intensiva. Al termine dell’intervento saranno disposibile 28 posti. L’interveto è stato resto possibile «grazie al massimo impegno degli incaricati dell’intervento, coordinato dal prof. Francesco Della Corte», dice il comunicato stampa.

«E’ l’occasione – afferma il direttore generale dell’Aou di Novara, il dott. Mario Minola: – per ringraziare tutto il personale sanitario, tecnico, amministrativo, che con abnegazione, coraggio e sacrificio sta affrontando questa grande sfida e tutti i volontari che ci stanno aiutando fin dal primo momento»

La buona notizia arriva a pochi minuti di distanza della diffusione del consueto bollettino sui ricoverati all’ospedale. Si tratta di 181 pazienti, di cui 68 sono di Novara (9 ricoverati in terapia intensiva, 6 in terapia semiintensiva) e 93 della provincia. Altri 15 persone arrivano dal resto del Piemonte, 3 della Lombardia e 2 della Campania.

Si segnalano anche 5 persone decedute (classe 1949, 1938, 1953, 1947 e 1957).

I dati sono ancora in aumento, benché minore rispetto ai giorni scorsi, rispetto a ieri, quando al Maggiore erano ricoverati 170 pazienti di cui 65 di Novara, 86 della provincia di Novara. 4 persone arrivavano dalla provincia di Biella, 4 della provincia di Alessandria, 1 della provincia di Cuneo, 1 della provincia del Vco, 5 della provincia di Vercelli e 4 della Lombardia

I morti ieri erano stati tre oggi (1971, 1923, 1934)

 
Fabrizio Frattini: