In attesa che Conte, che al momento in cui scriviamo ha preannunciato nuove misure contro la diffusione del Covid-19, il Piemonte stringe autonomamente ancora di più le maglie. A disporre una riduzione delle attività è una ordinanza regionale firmata qualche minuto fa da Alberto Cirio, governatore della regione che «chiude tutto quel che è possibile con i potere delle regioni»
In particolare da domani viene disposta una stretta sui mercati, che saranno possibili solo dove i sindaci potranno garantire il contingentamento degli accessi e il non assembramento, anche grazie all’utilizzo di transenne e sempre con il presidio costante dei vigili urbani;
Viene anche limitato l’accesso agli esercizi commerciali ad un solo componente del nucleo familiare, salvo comprovati motivi di assistenza ad altre persone.
Saranno chiusi tutti gli uffici pubblici e gli studi professionali, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali ed indifferibili (oltre alla possibilità di attuare lo smart working)
Cirio dispone anche il fermo dell’attività nei cantieri, ad eccezione di quelli di interesse strategico, la sosta e l’assembramento davanti ai distributori automatici “h24” che distribuiscono bevande e alimenti confezionati, fermate le slot machine e disattivati monitor e televisori da parte degli esercenti. Infine viene anche vietato l’assembramento di più di due persone nei luoghi pubblici.
Nell’ordinanza dove possibile viene richiesta la rilevazione sistematica della temperatura corporea presso i supermercati, le farmacie e i luoghi di lavoro e lo stop agli spostamenti verso le seconde case;
Restano aperte le edicole, le farmacie, le parafarmacie e i tabaccai (dove dovrà essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro).
Il Presidente Cirio, «consapevole di chiedere un ulteriore sforzo ai piemontesi, ritiene che questa stretta aggiuntiva sia fondamentale per la nostra incolumità, poiché stiamo vivendo “la più grande emergenza affrontata dal dopoguerra ad oggi”.»
La nuova ordinanza avrà efficacia in Piemonte fino al 03 aprile.
Ora resta da vedere, come accennato, l’ordinanza possa sommarsi ed integrarsi con quella che Conte ha disposto che viene spiegata mentre pubblichiamo queste note.