Dopo la solidarietà espressa dalla curva dei tifosi del Novara calcio “Nuares” proseguono i gesti di grande solidarietà nei confronti dell’ospedale Maggiore di Novara, nel momento di massima emergenza-coronavirus.
Da due iniziative nate in parallelo, ma che poi si sono unite con un unico obiettivo, quello di acquistare un macchinario ECMO-Ossigenazione Extracorporea, fondamentale per l’assistenza ai malati più gravi. La prima idea era partita da Giulia Dalloni, mentre Gabriele Mantica, con la sorella Claudia, creava un piccolo crowdfunding con un obiettivo inizialmente limitato (1000 euro); a loro si è unita Carlotta Campanini con la sorella Rachele.
Giulia, Gabriele e Carlotta, figli di medici novaresi, si sono quindi impegnati nello sviluppare la campagna di raccolta fondi sulla piattaforma online GOFUNDME dal nome “EMERGENZA CORONAVIRUS – AOU Maggiore della Carità” che in poche ore ha superato gli 85.000 euro di raccolta.
Nel frattempo, la Fondazione “Franca Capurro per Novara” ha aperto un conto corrente (“NOVARA EMERGENZA CORONAVIRUS”) dove raccogliere le donazioni di privati e imprese.
Le due iniziative si sono fuse in un unico obiettivo e in sole 24 ore sono stati raccolti oltre 115 mila euro, tra donazioni on-line e versamenti su conto corrente. Un risultato incredibile: «La sensibilità e l’impegno dimostrato dai giovani e dalla Fondazione Capurro – afferma il direttore generale dell’Aou, Mario Minola – sono l’ennesima dimostrazione che il territorio è pronto a sostenere le cause importanti e che toccano direttamente un bene fondamentale come la salute. Sono gesti di solidarietà che tengono alto il morale di tutto il personale dell’ospedale duramente impegnato nel contenimento della diffusione del coronavirus e nell’assistenza ai pazienti».
Ma la raccolta fondi non è finita: «Continuate a donare» è il messaggio lanciato dai promotori della raccolta fondi.
E un’altra raccolta fondi è stata avviata dall’associazione Kenzio Bellotti di Omegna e dal Corso di Corsa Verbania; una raccolta fondi per gli ospedali di Piemonte e Lombardia. Si può aiutare la raccolta, utilizzando l’Iban IT23T0306945550100000012660.