Si è concluso con un’assoluzione per non aver commesso il fatto, nella mattinata di oggi, venerdì 22 novembre, il processo in Corte d’Assise, a Novara, a carico di Giuseppe Cauchi, 53enne imprenditore edile, finito alla sbarra con l’accusa di essere il mandante dell’omicidio di Matteo Mendola, 33enne di Busto Arsizio (Va), ucciso nei boschi di Pombia nei primi giorni di aprile del 2017.
Nelle scorse udienze il pubblico ministero Mario Andrigo aveva chiesto per l’uomo, che ha sempre negato i fatti, l’ergastolo. Il difensore, invece, sostenendo la totale estraneità del suo assistito alla vicenda, l’assoluzione.
Il 14 novembre dello scorso anno erano già stati condannati a 30 anni, con rito abbreviato, l’esecutore materiale del delitto, Antonio Lembo, reo confesso, e il complice, Angelo Mancino.
La Corte non ha ritenuto sufficienti le prove e ha, quindi, assolto Cauchi per non aver commesso il fatto.