Processo sul ‘caso Giordano’: tutti assolti

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Tutti assolti. E’ terminato così, questa mattina lunedì 4 novembre, qualche minuto dopo le 11,30, il processo sul ‘caso Giordano’, vicenda che, nell’estate del 2014, aveva portato alla richiesta di rinvio a giudizio per l’ex sindaco ed ex assessore regionale Massimo Giordano e per altri 19. Un processo in cui ora alla sbarra, dopo una serie di prescrizioni già in udienza preliminare, si trovavano in 17. Poco prima della chiusura estiva del Tribunale il pm Nicola Serianni aveva chiesto 11 condanne (in particolare 5 anni per Giordano), 4 assoluzioni e 2 ‘non doversi procedere’ per prescrizione. La maxi-inchiesta per corruzione e concussione si è, dunque, conclusa con i 17 alla sbarra tutti assolti. Questa mattina ancora la replica di una difesa, poi, dopo un’ora di camera di consiglio, la sentenza.

Diversi reati sono stati dichiarati prescritti, mentre le assoluzioni si sono registrate per tutti gli altri capi d’imputazione, a partire da quello relativo al quotidiano Nord Ovest. Commosso alla lettura della sentenza, l’ex sindaco ed ex assessore regionale alle Attività Produttive, Massimo Giordano: «Sono commosso perché è una vicenda che mi ha fatto soffrire. Se si fa politica, sono cose che possono anche capitare, pertanto non l’ho vissuta come un incubo. Sono entrato tranquillo e a testa alta e ne sono uscito a testa alta. Spiace che le persone che hanno più sofferto per questo processo, per questi sette anni, purtroppo non ci siano più, sono mio padre e mia moglie Simona, che mi sono stati vicini tantissimo. Grazie a tutti i novaresi, che mi hanno visto crescere come uomo e come politico e che non mi hanno voltato le spalle. Non si sono fatti suggestionare. Grazie poi – ha aggiunto – ai miei avvocati, a Fabrizio Cardinali e a Paolo Marchioni, che mi hanno accompagnato e non mi hanno fatto perdere lucidità». Alla domanda dei giornalisti se ora vorrà rientrare nella politica attiva, semplice ma diretta la risposta di Giordano: «della politica non mi interessa nulla, proprio per il disgusto derivato da questa vicenda. Poi devo pensare a crescere da solo mia figlia. Ancora grazie a chi mi è stato vicino». L’avvocato Cardinali esprime grande soddisfazione per la sentenza: «Sapevamo da sempre che sarebbe finita così. Massimo non è responsabile di nulla di quanto veniva contestato. Sono felice per l’amico e per il cliente, che, dopo aver atteso sette lunghi anni, ha visto riconoscere la sua totale estraneità ai fatti».

Il pm Serianni: «E’ stato un processo complesso, articolato. Ora vedremo le motivazioni (che saranno depositate a 90 giorni, ndr) e vedremo se ricorrere in Appello».