Piazza Cavour: un progetto per valorizzare il monumento ‘dimenticato’, che commemora i partigiani fucilati

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Un monumento che ricorda uno degli episodi più tristi della storia novarese della Resistenza. E’ quello che, in piazza Cavour, accanto alla banca, fa memoria dell’esecuzione di quattro partigiani. Un monumento pensato e progettato all’epoca dallo studio di architetti Vittorio Gregotti, Ludovico Meneghetti e Giotto Stoppino. E che, a oggi, è poco valorizzato e che passa quasi inosservato. Sono molti i novaresi che transitano in zona e, senza accorgersene, vi appoggiano biciclettte o motorini.  All’interno i nomi dei quattro partigiani uccisi.
Ora, grazie all’attenzione di Eugenio Bonzanini, c’è un progetto che punta a risistemare il monumento, un’iniziativa a cura dell’architetto Alberto Sempi e dello stesso Bonzanini. «Andando al mio negozio, da casa – racconta quest’ultimo in occasione della presentazione, all’Arengo del Broletto, del volume “L’Umberto Amaranto, Storia di una bicicletta molto resistente” – passo quattro volte al giorno davanti al monumento e ho potuto osservare come nessuno lo riconosca come tale. Lo scorso anno, grazie al materiale fotografico di mio padre Umberto, che scattò molte immagini il 26 aprile 1945, giorno della Liberazione di Novara, è stato realizzato il libro “Il ricordo è la vita”. Il ricavato è andato a un fondo per la sistemazione del monumento. Non un vero e proprio restauro, ma un intervento – conclude Bonzanini – che consenta alla gente, a tutti coloro che passano accanto, di
capire di cosa si tratta, di realizzare l’importanza di quella memoria».

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