Una delle vicende che aveva più fatto discutere in città negli scorsi anni si è conclusa nella mattinata di mercoledì 30 ottobre in Tribunale a Novara, con una lunga serie di assoluzioni e prescrizioni. E’ la vicenda relativa ai presunti ‘rimborsi gonfiati’ al Consorzio Irriguo Est Sesia.
A sette anni dagli arresti (l’indagine risale al 2012, quando alla sede del Consorzio era ‘scoppiato’ il caso e finirono con l’essere arrestati, in particolare posti agli arresti domiciliari, il direttore e due funzionari dell’Ente), il Tribunale di Novara ha assolto con formula piena tutti i dirigenti. Sono stati assolti dall’accusa di avere “gonfiato” le richieste di rimborso ore lavoro per una serie di progetti e opere del Consorzio per un valore complessivo di circa 26 milioni di euro.
Numerosi i reati che venivano contestati, a vario titolo, nel corso del processo, iniziato nell’autunno di due anni fa: dall’associazione a delinquere alla truffa, dal peculato al falso in atto pubblico fino alla turbativa d’asta e all’abuso d’ufficio. Qualche mese fa c’era stata la prescrizione di una serie di reati, oltre all’uscita dal procedimento di alcuni degli imputati che erano stati rinviati a giudizio nel 2015. In particolare sono stati assolti Bruno Bolognino, già direttore generale, Luisa Lazzarini, dirigente amministrativa, Giorgio Massara, dirigente del settore tecnico e la progettista Francesca Bozzola (i primi tre, all’epoca, erano finiti ai domiciliari). Sono stati assolti anche altri imputati ‘minori’, dal presidente Giuseppe Caresana sino ai tecnici Massimo Belinghieri. L’assoluzione degli imputati ha portato all’esclusione della responsabilità amministrativa nei confronti dell’Est Sesia.