Centraline dei tir modificate: nei guai 8 camionisti

0
A Novara in corso Risorgimento una vettura termina contro altre macchine
[bsa_pro_ad_space id=2]

La Polizia Stradale di Novara, durante i servizi per verificare la regolarità delle caratteristiche costruttive e funzionali dei veicoli, ha scoperto in una settimana che ben otto proprietari di tir avevano acquistato un dispositivo illegale, che veniva poi collegato alle centraline dei camion, per “ingannare” il sistema di alimentazione e quindi risparmiare sui costi di gestione.

Il ruolo di questo dispositivo illegale è quello di “confondere” la centralina e di bloccare l’immissione dell’additivo “AdBlue”, impedendo che il tir rallenti o, addirittura, che si fermi. Si tratta della manomissione delle centraline dei motori EURO IV-V-VI che riducono le prestazioni degli autocarri, fino a portare la velocità massima a 30 Km/h, nel caso in cui il serbatoio dell’additivo sia vuoto o, comunque, non arrivi correttamente il liquido all’impianto.

“Il risvolto della medaglia però – come rileva una nota della Polizia – è pesante, perché in questo modo il camion scarica grandi quantità d’inquinanti, tanto che un veicolo Euro 6 può inquinare quanto un Euro 0”.

Il risparmio ottenuto illegalmente consente benefici al proprietario del camion, che limita il rifornimento dell’additivo apposito, beneficiando indebitamente di accise e pedaggi per mezzi che, sulla carta, sono poco inquinanti, ma che – in realtà – hanno immissioni altissime. 

Gli agenti della Polizia Stradale, lungo l’Autostrada A/4 Torino-Milano, sono riusciti a smascherare lo stratagemma, individuando i possibili nascondigli del dispositivo e comminando ai conducenti sanzioni amministrative che vanno da un minimo di 500 euro fino ad un massimo di oltre 2.000, per aver alterato le caratteristiche tecniche costruttive del veicolo e reso inefficienti i dispositivi di equipaggiamento. In tutti i casi il dispositivo elettronico è stato rimosso e sequestrato, ritirando anche le relative carte di circolazione dei veicoli.  I veicoli sanzionati, per poter nuovamente circolare, dovranno pertanto essere sottoposti a una visita di revisione presso la Motorizzazione Civile, dopo aver ripristinato la regolarità del dispositivo antinquinamento.