Oltre 230 giovani della diocesi coinvolti nel pre-Veglia missionaria per un pomeriggio di condivisione delle esperienze vissute con il progetto R-estate in missione, fra musica, racconti e desiderio di scambio; le toccanti testimonianze dei nostri missionari suor Giustina Zanetta, di don Pierantonio Miglio, di dom Guerrino Brusati; la consegna del mandato missionario del vescovo mons. Franco Giulio Brambilla alla nostra missionaria laica Chiara Martini, in partenza a gennaio per il Ciad, dove ha già affiancato nei primi cinque mesi dell’anno i nostri sacerdoti fidei donum don Benoit Lovati, don Nur el Din Nassar e don Fabrizio Scopa; l’abbraccio fra il direttore uscente del Centro missionario diocesano don Giorgio Borroni ed il nuovo direttore, il sacerdote verbanese missionario del Pime padre Massimo Casaro. Sono stati questi i momenti salienti della Veglia missionaria che si è svolta a Boca lo scorso sabato 5 ottobre, presenti centinaia di fedeli da tutta la diocesi, sul tema “Battezzati e inviati. La Chiesa di Cristo in missione nel mondo” con un focus speciale quest’anno sul Sinodo per l’Amazzonia che si è aperto ieri in Vaticano.
«Ci auguriamo che l’assemblea sia un momento di grazia, di Pentecoste per tutta la Chiesa – ha detto in un videomessaggio dom Adriano Ciocca Vasino, tra i padri sinodali – poiché il Sinodo non interessa solo i popoli dell’Amazzonia ma riguarda tutta la Chiesa. Vorremmo infatti riuscire ad aprire dei nuovi cammini per l’ecologia integrale: dei cammini pastorali nei quali il rispetto per la natura e la cura della casa comune si accompagni alla sollecitudine per gli uomini e le donne, soprattutto quelli più ai margini».
La celebrazione è stata aperta dalla testimonianza sul Battesimo di padre Massimo Casaro e dal suo invito a tornare «a quel gesto d’amore con il quale i nostri genitori ci hanno amati al punto da consegnarci ad un amore assoluto perché prendesse dimora nelle nostre vite, a fare memoria di quel momento per decentrarci da noi stessi e sentire vivo e pulsante questo amore: un amore che ci rende testimoni, dunque missionari» ha scandito.
Subito dopo sono state rinnovate le promesse battesimali. È stata poi la volta delle testimonianze degli “inviati” don Pierantonio Miglio sulle storture della globalizzazione e di suor Giustina Zanetta sull’ondata di emozione che ha attraversato il Mozambico dopo la recente visita di papa Francesco, poco dopo i due cicloni che nel giro di due settimane hanno causato gravi devastazioni nell’Africa australe.
Particolarmente commovente è stata la processione verso l’altare, con i ceri accesi di diversi colori in rappresentanza dei cinque continenti, dei giovani che hanno partecipato al progetto diocesano R-Estate in Missione. Il Vescovo mons. Brambilla ha infine consegnato il mandato missionario a Chiara Martini, che si unirà ai nostri fidei donum nella diocesi di Pala, in Ciad. E, nella contentezza «per il grande dono nella nostra diocesi di trenta giovani che al posto delle vacanze hanno scelto di passare alcune settimane in missione», commentando il brano degli Atti degli apostoli che ha aperto la serata (At 10, 34-43) il Vescovo ha augurato di «sentire nella propria quotidianità la presenza viva e vitale di Dio»: e divenire così testimoni del Crocifisso risorto.