Nuova udienza, l’altro giorno a Palazzo Fossati, sede del Tribunale di Novara, per un processo che riguarda una delle vicende che più ha fatto discutere Novara negli scorsi anni, ossia il caso del crac “Phonemedia”. Alla sbarra si trovano Claudio Marcello Massa (commercialista cagliaritano, uno dei responsabili del gruppo Omega, società che aveva acquistato da Raf la gestione di Phonemedia), Giuseppe Belletti, Alessandro Delle Cese e Patrizio Pollini, sindaci della società fallita. Un fallimento, quello di Phonemedia, che aveva toccato molto da vicino anche Novara e numerosi lavoratori che lavoravano nella struttura di corso Risorgimento. L’ipotesi dell’accusa è che il transito da Raf Phonemedia a Omega avesse come scopo quello di distrarre milioni di euro, soldi che poi, sempre per l’accusa, avevano condotto al fallimento delle società del gruppo. L’accusa è di bancarotta fraudolenta e reati collegati. A Novara furono almeno 700 le persone che si ritrovarono senza un lavoro. Fu anche allestito un sit-in permanente in piazza Matteotti, con tende e i lavoratori che si davano il turno davanti alla Prefettura.
All’ultima udienza era presente uno degli imputati, Claudio Marcello Massa, giunto a Palazzo Fossati dal carcere di Opera e ora assistito da un nuovo avvocato, Lucia Gallone del Foro di Novara. L’imputato ha risposto a qualche domanda postagli dal pm, in particolare sul perché avesse acquisito alcune società ‘decotte’.
Le parti civili, assistite dall’avvocato Antonio Costa Barbé, hanno prodotto al Tribunale documenti concernenti buste paga e indennità spesso mai percepite; gli avvocati delle difese hanno prodotto altra corposa documentazione. L’udienza è stata infine rinviata al 14 novembre, alle 10, per la requisitoria del pm e le arringhe di parte civile e dei difensori.