E’ stato il vescovo di Novara, monsignor Franco Giulio Brambilla, coadiuvato dal cappellano della Polizia, don Fabrizio Poloni, e da don Giorgio Borroni, direttore della Caritas diocesana, questa mattina lunedì 30 settembre, a celebrare, al primo piano della Questura di Novara, la messa per la ricorrenza di San Michele Arcangelo, Santo Patrono della Polizia di Stato.
Presenti alla celebrazione, il questore Rosanna Lavezzaro, i funzionari della Questura, i rappresentanti delle altre Forze di Polizia, oltre alle principali autorità civili della città, tra cui il sindaco di Novara Alessandro Canelli, il vice sindaco Franco Caressa, per la Provincia di Novara la consigliera Elena Foti e il prefetto Rita Piermatti.
Il vescovo ha spiegato il significato dei nomi dei tre arcangeli, Michele, Gabriele e Raffaele e parlato della responsabilità degli agenti di Polizia. Don Poloni ha poi raccontato come San Michele Arcangelo sia il patrono della Polizia dal 1949, «da 70 anni, dunque, al fianco di tutti i poliziotti, il protettore della Polizia». Il questore Lavezzaro: «sono commossa della vostra presenza qui oggi, la vostra presenza, in quest’occasione, significa molto. Ringrazio il vescovo per le parole, sulle quali rifletteremo. Mi piace pensare che anche noi oggi possiamo essere un po’ gli angeli custodi di questa città. A volte magari non riusciamo a essere all’altezza, ma da tutti c’è sempre un grande impegno». L’iniziativa si è conclusa con un piccolo rinfresco. Le celebrazioni sono state accompagnate, come accaduto su tutto il territorio nazionale, anche dal “Family Day”, giunto alla sua quindicesima edizione. Tutti gli uffici e le strutture della Polizia di Stato, infatti, a Novara come nel resto d’Italia, sono stati aperti alle famiglie dei poliziotti.