Domenica 22 settembre, per la Giornata europea della cooperazione, Novara ha visto una performance organizzata da “Associazione Didee”, in collaborazione con l’associazione “Oltre le quinte”, nell’ambito del Programma di cooperazione Interreg V-A Italia Svizzera 2014-2020 dal titolo DEA – Diversità e Arti Performative per una società inclusiva del Terzo Millennio.
Ogni anno il 21 settembre, e nelle giornate prossime a questa data, si celebra la Giornata della Cooperazione Europea al fine di sensibilizzare i cittadini sui risultati ottenuti con le risorse messe a disposizione dalla Politica di Coesione europea. Istituita nel 2012, questa giornata coinvolge i Programmi di Cooperazione che, in oltre 25 anni di attuazione, hanno fatto registrare significativi impatti nei rispettivi territori, in particolare nell’eliminare i confini e ridurre le disparità tra le regioni d’Europa.
A partire dalle 17, cittadini e performer, insieme ad un gruppo di persone con fragilità hanno sfilato nelle vie del centro storico per The NELKEN – Line by Pina Bausch, celebre coreografia evocativa delle quattro stagioni sulle note del famoso brano “West End Blues” di Louis Armstrong and His Hot Five. La “linea” è un elemento ricorrente e caratteristico in molti dei pezzi di Pina Bausch: sequenze di movimento con passi e gesti ripetuti che i danzatori eseguono in una lunga fila.
I protagonisti della nota camminata a firma della coreografa internazionale, hanno seguito un percorso formativo con Julie Anne Stanzak, danzatrice storica del Tanztheater di Pina Bausch, che è stata presente anche alla NELKEN – Line.
La partenza è avvenuta da Piazza Matteotti, con arrivo in piazza Cavour dopo aver danzato per Piazza delle Erbe, Piazza della Repubblica, attraversamento cortile del Broletto, Corso Italia, Corso Cavour.
«Il gruppo che si è formato ha un grande potenziale di crescita in senso artistico – spiega Julie Stanzak – Sono molto soddisfatta. Abbiamo fatto un bellissimo lavoro sulle quattro stagioni concentrandoci sui dettagli della coreografia. La coreografia Nelken di Pina permette loro non solo di entrare armoniosamente nel mondo del teatrodanza, della fantasia, di utilizzare l’immaginazione attraverso il proprio corpo, ma soprattutto di esprimere sé stessi in risonanza con tutto il gruppo».
«L’accessibilità e l’inclusione sono due aspetti molto importanti perché la nostra visione della danza si focalizza sull’incontro, anche nella diversità, e sul superamento delle barriere – affermano Mariachiara Raviola, direttrice artistica di Didee e Cristina Pastrello di Oltre Le Quinte – Dal 2016, ciascuno per le proprie competenze, ci siamo incontrate in progettazioni che coinvolgono anche le fasce più fragili della popolazione in processi artistici di qualità curati da coreografi internazionali e lavoriamo per promuovere la partecipazione del pubblico allo spettacolo dal vivo attraverso l’esperienza diretta. Ad un secondo livello ci proponiamo anche di professionalizzare le persone disabili che mostrano una particolare vocazione per l’ambito performativo, riconoscendo le abilità e rinforzando i talenti presenti in ciascuno».