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Un defibrillatore in uso sulle Volanti della Polizia

Con la donazione di un defibrillatore da parte della Croce Rossa Italiana alla Polizia di Stato di Novara, quest’ultima entra a far parte a pieno titolo della rete di risposta alle emergenze cardiache.
L’iniziativa ha dato il via a una campagna di sensibilizzazione del personale, con la richiesta di volontari da adibire al primo soccorso, con un interessamento di quaranta operatori in servizio presso tutti gli uffici della Polizia di Stato.
La perfetta sintonia tra la Questura e la Croce Rossa Italiana di Novara ha reso infatti possibile la realizzazione di un ambizioso progetto che ha visto il suo approdo nella donazione di un defibrillatore al personale della Squadra Volanti.
Il progetto ha avuto l’obiettivo di rendere consapevole il personale della necessità di fronteggiare efficacemente un’emergenza in strada e dell’opportunità di acquisire una preparazione adeguata per intervenire in luoghi e in circostanze critiche. L’adesione del personale è stata immediata ed elevato è stato il numero degli operatori che si sono resi disponibili a partecipare al progetto, rispondendo all’appello con grande senso del dovere e di responsabilità.
È stato quindi predisposto un piano di formazione, con il personale sanitario della Croce Rossa, sulle manovre di base di rianimazione cardiopolmonare e sull’utilizzo dei defibrillatori.
La Squadra Volanti di Novara è infatti una della primissime in Italia a essere dotata del Dae all’interno della Pantera.
Un risultato sicuramente degno di nota che ha visto la formazione di un operatore di volante per ciascun turno, di modo da garantire il tempestivo utilizzo del dispositivo nel momento del bisogno su ciascun quadrante del servizio.
Tale risultato rappresenta solo il punto di partenza di una collaborazione, quella tra la Questura e la Croce Rossa Italiana, che ha visto, in questa prima fase, una piena sinergia tra gli attori del progetto. Ed infatti, un ulteriore obiettivo sarà quello di incrementare il numero dei Dae in uso, così da poter dare una risposta ancora più efficace.

 

Monica Curino: