Un servizio che, dallo scorso 29 luglio, è stato a fianco agli ultimi, ai poveri, alle persone in difficoltà, a chi è solo, a coloro che, ogni giorno, faticano a raccogliere un pasto per sé e per la propria famiglia. E’ il servizio svolto dalla “Locanda d’Agosto”, la tradizionale mensa per i poveri della città, promossa dalla Caritas diocesana in agosto, quando la maggior parte delle altre mense attive a Novara chiudono. Un servizio che, quando l’esperienza 2019 chiuderà, sabato 31, avrà distribuito 3mila pasti. «Il bilancio di questa edizione – spiega don Giorgio Borroni, direttore della Caritas diocesana – è più che positivo, pur con i cambiamenti effettuati». Da quest’anno, infatti, la “Locanda” ha cambiato sede (passando dal Centro sociale diocesano a “Le Piccole Volte” di corso Italia 51, sotto i portici) e orario, non più alla sera, ma a mezzogiorno, fornendo quindi il pranzo e non la cena, per un’apertura garantita dal lunedì al sabato, anche a Ferragosto. «Da metà agosto – riprende don Borroni – abbiamo avuto mediamente, ogni giorno, un centinaio di presenze alla mensa, segno di una povertà in crescita, che sta interessando fasce sempre più ampie di popolazione. Quest’anno oltre il 60% degli ospiti sono stati italiani. Ci sono poi alcune badanti ucraine e un gruppo di ospiti sudamericani. Poche le presenze di africani».
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