E’ stata eseguita venerdì mattina 12 luglio alle 10,45 l’autopsia sul corpicino del piccolo Daniele, il bimbo di poco meno di due anni (li avrebbe compiuti ai primi giorni di agosto) deceduto lunedì pomeriggio, a distanza di poco meno di una settimana dall’incendio divampato nell’abitazione dove viveva con la famiglia, la mamma Alessia e il fratellino, di un anno, in via Della Riotta, a pochi passi dalla chiesa parrocchiale di S. Agabio.
A eseguire l’esame autoptico, il medico legale Emanuela Agosta. L’autopsia ha confermato l’intossicazione da fumo del bimbo. Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta, da parte della Procura della Repubblica di Novara (pm Giovanni Castellani), che vede come indagata per la morte del bimbo e le lesioni riportate dal fratellino la giovane mamma. L’ipotesi di reato è quella di abbandono di minore, seguito dalla morte del bambino. Quando sono divampate le fiamme, la giovane non era in casa. Come ha riferito ai soccorritori, era scesa un istante per una chiamata ricevuta da una persona. La giovane mamma è assistita dall’avvocato Maurizio Antoniazzi, del Foro di Novara. Anche il padre dei due bambini ha nominato un legale, l’avvocato Pamela Ranghino, anche lei del Foro di Novara. L’uomo, come spiega l’avvocato, «vuole capire cosa è successo in quei minuti in casa e avere giustizia per il suo bambino». Come anticipato sul settimanale in edicola, il funerale, per precisa richiesta dei famigliari, sarà celebrato in forma strettamente privata.