Quasi 700, per la precisione 687, sono stati gli interventi ispettivi compiuti dai reparti del comando provinciale di Novara della Guardia di Finanza. Un dato relativo al periodo compreso tra il gennaio del 2018 e il maggio del 2019. 583, invece, sono state le indagini delegate al Corpo, nel medesimo periodo, dalla magistratura ordinaria e contabile.
Dati che si riferiscono «ai tre settori di intervento – ha spiegato il comandante provinciale, colonnello Giovanni Battaglia, stamani in conferenza stampa – nei quali le Fiamme Gialle sono chiamate a operare. Ossia lotta all’evasione, contrasto agli illeciti contro la pubblica amministrazione, contrasto alla criminalità economico-finanziaria». Interventi mirati, indirizzati nei confronti di target accuratamente selezionati grazie ad attività di intelligence, al controllo economico del territorio e ad analisi di rischio, ulteriormente migliorata, quest’ultima, in ragione della potenziata interazione tra le banche dati a disposizione e all’introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria.
I dati dell’annata sono stati illustrati stamani, in occasione del 245° anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza, una ricorrenza che è stata celebrata con una cerimonia sobria e a carattere prettamente interno. L’evasione fiscale, anche di carattere internazionale, le frodi carosello, le indebite compensazioni e i traffici illeciti di prodotti petroliferi si sono confermati al centro dell’attenzione operativa. Settori in cui, nel 2018 e nei primi cinque mesi del 2019, i reparti novaresi hanno eseguito, nell’ambito di piani d’intervento coordinati con l’Agenzia delle Entrate, 391 interventi ispettivi. A seguito dei reati fiscali riscontrati (principalmente, emissione e utilizzo di fatture false, dichiarazioni fraudolente e occultamento delle scritture contabili) sono stati denunciati 61 soggetti e 6,7 milioni di euro le proposte di sequestro avanzate dalle Fiamme Gialle. Ammontano a oltre 15milioni di euro le imposte evase.
Nel contrasto all’economia sommersa sono stati individuati 78 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno evaso complessivamente oltre 2 milioni di euro di Iva. Sono stati inoltre verbalizzati 11 datori di lavoro per aver utilizzato 31 lavoratori ‘in nero’ o irregolari.
Non solo. Ai 195 interventi svolti a tutela dei principali flussi di spesa pubblica, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, si aggiungono 19 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la magistratura ordinaria e la Corte dei Conti. Sono risultati irregolari appalti per 3,5 milioni.
Le frodi scoperte dai reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a circa 3,9 milioni di euro obbligatoria. I controlli svolti in materia di prestazioni sociali agevolate e di indebita esenzione dal pagamento dei ticket sanitari hanno fatto emergere tassi di irregolarità pari, rispettivamente, al 10,3% e al 94,3%.
Altri importanti risultati quelli conseguiti in applicazione della normativa antimafia, tanto che sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 20 soggetti; ammonta, invece, a quasi 4 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’autorità giudiziaria per il sequestro.
In tema di reati fallimentari, infine, le Fiamme Gialle novaresi hanno proposto sequestri di beni per un valore pari a circa 3,6 milioni di euro, su un totale di patrimoni risultati distratti di oltre 10 milioni di euro.