Si dovrà attendere ancora quindici giorni per conoscere il nome del nuovo sindaco di Verbania. Quando ormai mancano solo quattro sezioni su trenta al termine dello scrutinio, lo scenario che si prospetta è quello del ballottaggio tra Giandomenico Albertella (centrodestra) e Silvia Marchionini (centrosinistra).
I numeri – ma, ripetiamo, non sono ancora definitivi – parlano di un 45.83% per Albertella e di un 37.38% per Marchionini. Molto più distanti gli altri candidati: Roberto Campana (5 Stelle) al 5.07%; Patrich Rabaini (Comunità.VB) al 3.69%; Vladimiro Di Gregorio (Pci) al 2.76%; Renato Brignone (Una Verbania possibile) al 2.68%; e Loredana Brizio (Grande Nord/Verbania Nova) al 2.59%.
«I nove o dieci punti di distacco da Marchionini e il quasi 46% delle preferenze sono un risultato significativo se si considera che eravamo in sette candidati e tredici liste – ha dichiarato pochi minuti fa Giandomenico Albertella, che ha seguito lo spoglio delle schede a Pallanza dalla sede della lista civica Insieme per Verbania. – Da domani si ricomincia a lavorare a testa bassa per il confronto finale del ballottaggio. Il grazie va a chi è andato a votare e chi ha creduto nella nostra idea di città. I mille voti circa di vantaggio sono un tesoretto che dovremo saper incrementare, partendo anche dal dato più che positivo della nostra lista civica, che ha saputo attestarsi intorno al 10% dei consensi».
Dalla sede del Partito Democratico in via Roma a Intra, invece, ha seguito l’evolversi della situazione il sindaco uscente Silvia Marchionini. «Alla luce dei risultati delle Europee e delle regionali – ha dichiarato anche lei pochi istanti fa – sono stati netti per il centrodestra e per la Lega in particolare. Quindi leggo il nostro risultato a Verbania come positivo, come una rincorsa in gran parte riuscita e di cui andare fieri, che rende merito alla campagna elettorale così come l’abbiamo condotta. Ora si riparte da zero e zero, palla al centro e lasciando da parte gli slogan, ci si confronterà sulle persone e sui contenuti. Il nostro obiettivo sarà intercettare il primo partito della città: coloro che non sono andati a votare».