Tra l’aprile del 2016 e il dicembre del 2017, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, hanno perpetrato ripetute vessazioni nei confronti di una loro parente di 85 anni, costringendola a consegnare loro 250 euro al mese, la carta bancomat e un libretto postale, dai quali prelevavano oltre 9mila euro, sottraendo di fatto all’anziana tutti i risparmi. Le indagini hanno portato i Carabinieri della Stazione di Trecate a dare esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Novara, su richiesta del pubblico ministero Silvia Baglivo, nei confronti di due coniugi, residenti nel Novarese. I due sono indagati per concorso in estorsione aggravata e maltrattamenti in famiglia.
Un provvedimento assunto dopo le indagini condotte dai militari di Trecate e coordinate dalla Procura di Novara. In particolare le attività investigative hanno consentito di ricostruire alcuni episodi, nei quali la vittima, come riferiscono i Carabinieri, era stata strattonata e spinta per terra o afferrata per il petto, sbattuta contro un mobile e fatta cadere a terra. Stando ai carabinieri, i due avrebbero messo in atto una serie di maltrattamenti, pur di ottenere il denaro, una richiesta di soldi, che è giunta a privare la donna del sostentamento necessario alla propria sopravvivenza. I due, stando a quanto riferito dall’Arma, l’avrebbero più volte insultata, apostrofandola come “strega” e augurandole la morte. Le indagini avevano preso il via a seguito della segnalazione da parte dei sanitari dell’ospedale di Novara, dove l’anziana donna era stata ricoverata a fine 2017 per uno stato di generale deperimento, dopo che erano emersi dubbi riguardo l’origine di molte ecchimosi rilevate sul corpo della paziente. Gli arrestati si trovano ora in carcere a Novara e Vercelli, a disposizione dell’autorità giudiziaria.