Ad Omegna è iniziato oggi lunedì 6 maggio il servizio di pasti a domicilio per i bisognosi.
L’iniziativa risponde alla necessità di ripristinare il servizio di mensa sociale soppresso «per cause di forza maggiore lo scorso dicembre – ha detto l’assessore alle Politiche Sociali, Sabrina Proserpio. – Con la chiusura del Centro migranti nei locali dell’ex albergo Vittoria la cooperativa Azzurra, che aveva dato vita in modo sperimentale all’iniziativa, nel settembre 2017, non ha potuto proseguire il servizio. Il loro impegno ha risposto ai bisogni di circa 10 persone che hanno potuto beneficiare di un pasto caldo al giorno, tutti i giorni”.
“Nel fare un servizio a domicilio, dopo aver vagliato numerose altre strade – ha aggiunto l’assessore – non vogliamo marginalizzare chi fruisce di esso. Si tratta di una modalità che già usiamo per altre persone bisognose, come gli anziani”. La mensa, che si svolge nel contesto del privato, riduce il disagio e l’imbarazzo che inevitabilmente colpivano chi per stato di necessità doveva accedere al servizio in un luogo pubblico.
“Questa scelta non è destinata a restare definitiva” – ha aggiunto Proserpio che assieme ad Angelo Barbaglia e Stefano Calderoni, rispettivamente direttore e presidente del Ciss, ne ha dato notizia agli organi di stampa. C’è un progetto di welfare di comunità, con il coinvolgimento di fondazioni, associazioni o circoli per realizzare un progetto di ampio respiro. Il fondo Cusio Solidale ha messo a disposizione 2500 euro per partecipare ad un bando emesso da Fondazione Comunitaria del Vco.
L’azienda Sir (Sistemi Italiani di Ristorazione) di Azzano San Paolo (Bg) presente in città presso la casa di riposo “Massimo Lagostina” e nelle scuole comunali, ha ricevuto l’incarico per la preparazione dei pasti, in continuità con la Confraternita della San Vincenzo De Paoli, che attraverso borse alimentari ha risposto alle richieste dei più bisognosi durante gli quattro mesi in cui il servizio mensa è mancato.
Il servizio sarà ovviamente erogato solo a coloro che hanno particolari bisogni ed esigenze e versano in condizioni economiche tali non permettere loro di procurarsi in autonomia i pasti quotidiani. Sarà compito del Ciss individuare tra coloro che ne fanno richiesta chi ha diritto al servizio.
Luisa Paonessa