Uno spettacolo teatrale per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della prescrizione, argomento che sta particolarmente a cuore ai penalisti. Titolo dello spettacolo, un vero e proprio monologo, dove gli avvocati penalisti di Novara sono co-autori (idea e testo sono del vice presidente della locale Camera penale, avvocato Alessandro Brustia; adattamento teatrale, invece, a cura di Emanuele Ruggerone), “Confessioni di un imputato nell’anno 2039”. Lo spettacolo sarà messo in scena il 9 maggio, alle 18, al Piccolo Coccia.
Un evento che viene realizzato in occasione dell’astensione dalle udienze deliberata dall’Unione Camere Penali Italiane dall’8 al 10 maggio. La rappresentazione teatrale sarà preceduta da un rapido dibattito sulle questioni legate alla protesta messa in atto dai penalisti. «Si tratta di un’iniziativa rivolta alla cittadinanza, che vorremmo sensibilizzare, appunto – spiega l’avvocato Brustia – sulle ragioni della protesta e sull’allarme rispetto alla deriva giustizialista da tempo imboccata dal nostro Paese».
«Sempre più spesso – rileva il vice presidente della Camera penale – i canali di comunicazione (media e social in primis) cavalcano la notizia di processi che si chiudono con la prescrizione, col “retropensiero”, solitamente esplicito, del “colpevole che l’ha fatta franca”. Si tratta di una visione distorta che, abbracciata purtroppo dall’attuale governo, ha portato all’approvazione della Legge 3/2019, con la quale è stato sostanzialmente abrogato l’istituto della prescrizione. Noi avvocati penalisti ci siamo a lungo battuti, e non smetteremo di farlo, per dimostrare quanto sia sbagliata, illiberale e pericolosa l’idea che lo Stato non debba avere un termine finale per perseguire un reato e tenere le persone sotto schiaffo, col risultato paradossale di creare l’eterno imputato (e l’eterna vittima). L’abbiamo fatto con convegni, scritti, manifestazioni, appelli e tutti gli strumenti che abbiamo avuto a disposizione».
Questa volta i penalisti novaresi hanno scelto un’altra strada, insolita e originale, hanno fatto qualcosa di diverso, così da intercettare il modo di sentire della gente comune: «abbiamo scritto un monologo teatrale, condensando in un unico protagonista le esperienze drammatiche di tanti nostri assistiti – continua Brustia – vittime di una giustizia che non funziona e, con l’abolizione della prescrizione, scarica sui cittadini il soverchiante peso della propria inefficienza. “Confessioni di un imputato nell’anno 2039” è il risultato dello sforzo di chi per un giorno ha dismesso la toga da avvocato e si è inopinatamente inventato scrittore. E’ una storia drammatica, ma terribilmente reale, con la quale speriamo di dare il nostro piccolo, infinitesimale contributo a una percezione meno distorta della prescrizione e della giustizia penale». Voce narrante sarà quella di Massimiliano Perticari. L’ingresso è gratuito. Di seguito il link al trailer realizzato nell’occasione www.youtube.com/watch?v=cFC3zkY0Cgg&feature=youtu.be .