Oltre 160mila segnalazioni di truffe on line in un anno in Italia. Un numero fornito dalla Polizia postale e che indica come le truffe on line siano sempre più diffuse e pericolose. Un fenomeno in cui chiunque può imbattersi. «Nel Novarese – spiega Assunta Esposito, della Polizia postale del Piemonte e della Valle d’Aosta – i dati delle truffe on line sono costanti. 107 quelle registrate nel 2018. Le frodi più frequenti sono quelle da annuncio. Ci troviamo a indagare su casi di gente che usa la rete per acquistare o vendere oggetti e servizi, affittare case in città o luoghi di villeggiatura, ma anche eseguire transazioni commerciali e investimenti su piattaforme di trading on line, che non vanno a porto. L’acquirente, dopo aver pagato, non ottiene quanto acquistato o, negli investimenti, non riesce a recuperare quanto investito». La truffa più ricorrente è una truffa da annuncio, presente su siti di vendita on line regolari e che vede poi vittima la stessa persona che pone in vendita qualcosa.
In crescita, nel Novarese, sono le frodi “Man in the middle”, una decina quelle raccolte a Novara nel 2018 da parte della locale Polizia postale, diretta dal sostituto commissario coordinatore, Attilia Sorichilli. «E’ una pratica basata su e-mail fasulle, nelle quali si comunica – spiega Esposito – la modifica delle coordinate di pagamento cui il debitore deve
inviare il denaro. Un fenomeno che si attua tra soggetti che hanno relazioni d’affari consolidate, per cui la ricezione della mail apparentemente proveniente dal soggetto conosciuto (l’indirizzo è artamente modificato) non desta sospetti e induce in errore
colui che deve pagare a fare il bonifico su un conto con Iban diverso da quello normalmente
usato, in genere intestato a soggetti stranieri».
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