«Non dovete avere paura quando succede qualsiasi evento di veramente spiacevole nella vita a due. La prima cosa è che non bisogna andare in panico; poi non bisogna chiudersi solo nel rapporto a due; infine bisogna cercare un aiuto presso chi ci sta intorno. Se non c’è nessuno che ci dà una mano, vi dico: “io ci sono!” Dopo trent’anni di corsi fidanzati ho visto ritornare delle coppie che io avevo seguito a chiedere aiuto. Si erano ricordate di questa disponibilità…». Ha parlato come farebbe un padre o un amico con più anni sulle spalle il vescovo Franco Giulio Brambilla, domenica scorsa nell’omelia della Messa in duomo dell’incontro diocesano per le coppie che celebreranno il matrimonio cristiano, organizzato dall’ufficio diocesano per la famiglia. Presenti da tutta la diocesi circa centocinquanta fidanzati e numerosi animatori dei gruppi parrocchiali e interparrocchiali di preparazione al sacramento, in una giornata segnata da un clima di fraternità e incontro: con la visita guidata al palazzo dei vescovi, un piccolo rinfresco e un momento di riflessione guidato proprio dal vescovo, nel quale mons.
Brambilla ha proposto ai presenti un itinerario di riflessione e comprensione del passo che le coppie presenti si accingono a compiere. Cinque parole, quelle del vescovo ai fidanzati, come cinque confetti «presi idealmente dalla vostra scatola d’augurio» perché il loro dolce sapore «riceva una profondità nuova dalla parola così che la bellezza dell’amore dia forza al vostro progetto di vita». Brambilla ha riproposto temi a lui molto cari: una bussola attraverso cui leggere il senso del sacramento del matrimonio e l’approccio pastorale che la comunità è invitata ad avere nell’accompagnamento. Declinandolo e incarnandolo, però, nell’esperienza concreta della vita delle coppie.
Un percorso che intreccia inscindibilmente, dunque, la dimensione umana e relazionale dell’amore coniugale – sottolineato dalla parola chiave «sentimento» -, il desiderio e la promessa di definitività – con la parola «alleanza» – e lo spazio sacramentale in cui essi si realizzano: la parola «Sacramento». Con un dato fondamentale: il viaggio insieme nel matrimonio non ha una conclusione: è il cuore dell’ultima parola, l’ultimo «confetto» donato agli sposi dal vescovo: «cammino». Il matrimonio, dunque è «sempre una nuova partenza, un cammino disteso nel tempo, dove si sperimenta che l’altro riempie giorno per giorno la vita del coniuge». Il prossimo appuntamento, per fidanzati e sposi sarà con gli esercizi spirituali per fidanzati e sposi, in programma dal 3 al 5 maggio a Re e dal 7 al 9 giugno a Macugnaga. Iscrizioni e informazioni su www.famiglia.diocesinovara.it. A.G.