Tutto è nato da un incontro. Un incontro tra Roberta Fornara, coordinatrice delle attività del tempo libero presso la Gazza Ladra di Invorio e Fausto Contalbrigo del Lesa Sci Club. Perché non insegnare a sciare ad alcuni dei ragazzi che frequentano il Centro? Dal dire, dal sognare, al fare, il passo non è stato semplice; sono stati organizzati vari incontri, prima con i responsabili, poi con i ragazzi subito disponibili a mettersi alla prova. Prima tutti in palestra, per capire come infilarsi tute e scarponi, come tenere le racchette, come muoversi; poi via, sulle piste, a Chamois, a Torgnon, in Valle d’Aosta, guidati con competenza da Fausto, da Ruggero Ceschetti, da Margherita Raiteri e da Umberto Delgrande, Matteo, Marco, un altro Marco hanno cominciato a sciare davvero e a divertirsi sulle piste e Rebecca ha addirittura imparato ad usare la tavola. “E’ stata una bella esperienza – ha raccontato Fausto- che ha arricchito tutti. I ragazzi si sono divertiti un mondo e noi dello Sci Club abbiamo imparato molto e ci siamo sentiti utili: contiamo di proseguire con questa esperienza l’anno prossimo, grazie anche alla scuola di sci di Chamois che intende creare proprio un polo di incontro per l’inclusione”. Un ‘esperienza nuova anche per Maurizio Baroni, armeniese che da anni collabora a gestire più di cinquanta ragazzini che, da vari paesi, confluiscono a Lesa dove trovano adulti attenti e disponibili. Per il presidente dello Sci club di Lesa Agostino Visconti la soddisfazione di aver iniziato un vero percorso di inclusione, perché lo sport unisce, rende liberi e autonomi e tutti dovrebbero avere la possibilità di praticarlo.
M.G.C.