I Carabinieri della Stazione di Gattinara hanno arrestato un 43enne di origine marocchina, gravato da vicende penali per reati contro la pubblica amministrazione ed in materia di armi, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Vercelli, dovendo espiare due mesi di detenzione domiciliare.
L’episodio risale al 2016, quando all’interno di un bar di Gattinara l’uomo si era reso protagonista di un’accesa lite con un connazionale che pretendeva da lui la restituzione di un piccolo prestito di denaro. Dopo qualche scambio verbale, non proprio da “gentiluomini”, i due erano stati rimproverati dal proprietario del bar e invitati ad uscirne, mentre lo stesso titolare dell’esercizio richiedeva l’immediato intervento dei Carabinieri nel timore che la discussione potesse degenerare.
La richiesta dell’intervento si è rivelata provvidenziale, infatti la pattuglia, appena giunta, trovava i due che nel frattempo erano passati dalle parole ai fatti, ma in particolare aveva sorpreso il 43enne con un taglierino in mano mentre si dirigeva verso il suo antagonista. Alla vista dei Carabinieri, l’uomo aveva cercato di occultare il taglierino lanciandolo in un cortile, ma la sua azione non era passata inosservata ai militari che, dopo averlo perquisito, lo trovavano anche in possesso di un altro coltello. A quel punto, l’uomo aveva iniziato ad inveire nei confronti dei Carabinieri pronunciando frasi minacciose ed ingiuriose, che gli erano costate una denuncia all’Autorità Giudiziaria.
Oggi, data esecuzione alla misura coercitiva, il 43enne, ritenuto responsabile di minaccia ed oltraggio a pubblico ufficiale e porto abusivo di oggetti atti ad offendere, è stato sottoposto alla detenzione domiciliare presso la propria abitazione di Gattinara, dove vi dovrà permanere per due mesi.