La cerimonia del Camice bianco, i futuri medici entrano in corsia

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La cerimonia del Camice bianco
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Si è svolta venerdì 1° marzo la cerimonia del Camice Bianco organizzata dalla Scuola di Medicina dell’Università del Piemonte Orientale. La cerimonia si è tenuta nell’aula magna della Caserma Perrone.

La White Coat Ceremony 2018, come denominata nei paesi anglosassoni che storicamente l’hanno introdotta ha visto la presenza di tutti gli studenti coinvolti, dei docenti e di altri studenti di Medicina.

L’evento rappresenta un appuntamento importante per la Scuola di Medicina, un passo che enfatizza il passaggio dei futuri medici dalla fase dello studio delle materie pre-cliniche alla fase in cui, allo studio, si affiancano le attività cliniche. La cerimonia è anche un momento di riflessione e di auspicio per l’avvio di una vita professionale basata sull’apprendimento continuo e sulla crescita professionale.

La cerimonia è molto sentita dagli studenti del corso di Laurea in Medicina e chirurgia che fanno simbolicamente il loro ingresso nelle corsie dell’Ospedale: dopo l’ormai consueto “rito della vestizione” – di derivazione americana ma non ancora così diffuso in Italia -, si aprono per gli studenti le porte dei reparti.

A margine della Cerimonia è stato premiato un giovane ricercatore non strutturato, afferente al Dipartimento di Medicina Traslazionale o al Dipartimento di Scienze della Salute, riconosciuto autore, in base alla valutazione di un’apposita commissione di docenti della Scuola di Medicina, della migliore pubblicazione scientifica dell’anno precedente; al contempo, premiato il docente del Corso di Laurea di Medicina e chirurgia che ha ottenuto il miglior punteggio nella valutazione della didattica da parte degli studenti.

 

Gli studenti, nell’occasione, hanno vestito per la prima volta il camice, aiutati nella fase di vestizione dai loro stessi docenti. Come detto la cerimonia vuole sottolineare il passaggio simbolico dalle materie pre-cliniche a quelle cliniche. Tra il secondo e il terzo anno del loro corso, infatti, gli studenti sono chiamati a “scendere” in corsia e ad avere il primo approccio nei confronti dei pazienti e dell’assistenza sanitaria vera e propria.

Galleria fotografica a cura di Mario Finotti