Il Novara calcio vince il derby con la Pro Vercelli 2 a 1: decide Cacia all’ultimo respiro

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All’ultimo respiro il Novara vince 2 a 1 il derby con la Pro Vercelli e i 5mila del “Piola” esplodono di gioia. A decidere nel recupero su rigore è Daniele Cacia dopo una partita che ha visto gli azzurri giocare un ottimo primo tempo e soffrire nel modo giusto nella ripresa. Esordio migliore non ci poteva essere per mister Beppe Sannino che ha praticamente giocato insieme alla propria squadra durante la gara dando indicazioni dal primo all’ultimo minuto.

Gli azzurri scendono in campo con grande convinzione proprio come auspicato da Sannino e conducono meglio il gioco dimostrando una buona quadratura. A sorpresa in campo dal primo minuto Stoppa al posto di Eusepi non al meglio per uno stato febbrile.

Il buon inizio permette agli azzurri di trovare meritatamente il gol del vantaggio al 10′: Buzzegoli recupera palla, lancia Cacia che serve Nardi, il centrocampista entra in area e viene anticipato da Mammarella che tentando di spazzare mette alle spalle del proprio portiere.

Il Novara prosegue a dettare il ritmo del match e provano a raddoppiare in un paio di occasioni.

Nel secondo tempo la Pro Vercelli prova a reagire. Sannino prova ad inserire Eusepi. Gli ospiti ci provano dalla distanza con Mammarella. La pressione della Pro porta il pareggio al 77′ con Crescenzi.

Il Novara però ci mette il cuore e viene premiato: Zappa si inventa un’incursione dribblando un paio di avversari e viene messo giù, l’arbitro fischia il penalty e Cacia non sbaglia.

A fine gara mister Sannino commenta così il match: «Credo che stasera sia stata premiata la sofferenza e l’abnegazione. Nel finale la benzina era finita ma ci abbiamo creduto. Voglio un calcio più propositivo e con meno paura e tensione ma posso capire che era una partita sentita e in un momento storico particolare. Vorrei dedicare la vittoria anche a chi era qui prima di me. Meno brillanti nella ripresa? E’ stato più un calo nervoso, mi arrabbiavo molto perchè dobbiamo dare ancora di più, bisogna migliorare molto e in tante cose ma ho visto i ragazzi che hanno voluto soffrire tutti insieme. Non sono abituato a fare nomi, ma Schiavi è stato l’emblema di questa partita».