Sindacati di Cgil, Cisl e Uil hanno consegnato all’Asl Vercelli un dossier con tutte le criticità ancora presenti sul territorio provinciale. «Criticità che – commentano i sindacati – sono il frutto di ingenti tagli alla spesa Sanitaria Regionale posta in essere dai vari Governi».
E fanno osservare: «Il corposo fascicolo consegnato all’assessore evidenzia quanto la sanità vercellese stia versando in condizioni non buone al punto di dover ricorrere alle esternalizzazioni di alcune prestazioni specialistiche, come ginecologia o radiologia, per mancanza di medici specialisti. Ora, pur consapevoli che il problema della mancata programmazione formativa di medici specialisti sia un fenomeno nazionale, non possiamo non rilevare come tali appalti, di prestazioni lavorative, siano non solo costosissime ma debbano, a nostro avviso, rappresentare una mera eccezionalità e soprattutto essere di breve durata, e non certo di 5 anni come invece è scritto in alcuni bandi».
E per quanto riguarda Borgosesia viene illustrato: «Come sindacato confederale non possiamo non continuare a evidenziare le problematiche legate alla continuità assistenziale (CAVS), alla domiciliarità, alla carenza di posti letto, in particolare di area medica con gravi problemi nella gestione dei malati oncologici e cronici. La scarsità dei posti letto è peraltro evidenziata dal sovraffollamento del Dea di Vercelli e del Pronto Soccorso di Borgosesia. Si è rimarcata la forte preoccupazione dei lavoratori, in particolare per quanto attiene alle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e, di contro, la volontà indefessa da parte degli stessi di continuare a sostenere l’efficientamento della Sanità vercellese».