Una serie di laboratori promossi con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di soggetti con disturbo dello spettro autistico, favorendo in loro il rafforzamento e l’acquisizione di competenze utili a raggiungere la maggior indipendenza possibile. Il tutto con l’apprendimento delle necessarie autonomie personali e di come gestire eventuali situazioni impreviste o avverse che la vita di tutti i giorni può porre davanti.
E’ quanto l’associazione Enrico Micheli, che gestisce il Centro per l’Autismo di Novara, intende offrire agli utenti più grandi della struttura di corso Risorgimento. Un Centro che ha in carico più di 120 utenti, dai 2 ai 30 anni di età, che sono seguiti con prestazioni differenziate per fascia d’età e livello di funzionamento. I laboratori che l’associazione presieduta da Francesca Debernardi vuole proporre vanno da quello di cucina a quello dedicato alla cura di sé, per rafforzare le autonomie. Un progetto che, con il titolo “Il Veliero. Un viaggio all’interno delle nuove attività del Centro Diurno”, l’associazione Micheli ha presentato alla Fondazione Comunità Novarese onlus, ottenendo, lo scorso dicembre, la promessa di contributo.
«Un progetto – spiega la presidente dell’associazione e mamma di un bimbo autistico – pensato per i nostri utenti più grandi e per le loro famiglie. Intento, offrire un percorso d’accompagnamento per migliorare la loro qualità della vita. Abbiamo voluto intitolare l’iniziativa “Il Veliero” – aggiunge – per dare l’idea, ai genitori dei ragazzi, che i loro figli possono veleggiare da soli. Un’idea che è qualcosa di più, è qualcosa di concreto, di davvero realizzabile. Quello che vogliamo dimostrare è come i nostri ragazzi possano dare molto e possano anche aiutare gli altri. I ragazzi autistici hanno voglia di fare e di rendersi utili agli altri, anche a chi si trova a vivere in difficoltà».
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