Si chiama “Deveroite – (Ce)” ed è il settimo nuovo minerale di questo tipo rinvenuto tra i versanti, italiano e svizzero, del Monte Cervandone. La scoperta appartiene ad Alessandro Guastoni, Enzo Sartori e Vittorio Soldani che su tale argomento hanno scritto un contributo scientifico pubblicato sul numero quattro del 2018 della “Rivista Mineralogica Italiana”.
La deveroite – (Ce), un ossalato idrato di terre rare a cerio dominante, è stato così chiamato in riferimento alla Valle Devero e del Parco Naturale Veglia Devero dove da diversi anni è avviato un progetto di ricerca promosso dal Museo di Mineralogia dell’Università di Padova.
Come si legge in una nota dell’Ente di Gestione delle Aree Protette “il minerale forma gruppi di cristalli e piccoli aggregati di prismi incolori, allungati, tabulari o aciculari solitamente adagiati su rosette di cervandonite- (Ce). Le dimensioni massime dei cristalli possono raggiungere i 100-300 micron. La formazione della deveroite – (Ce) è presumibilmente legata alla circolazione di acque meteoriche arricchite con acido ossalico. L’arricchimento in terre rare nel minerale può venire dal rilascio in seguito alla dissoluzione localizzata di cervandonite – (Ce), elementi che sono stati chetati e trasportati sotto forma di complessi ossalati“.