Rinviato al 2 aprile il trasloco del dormitorio dalla Caserma Passalacqua al campo Tav. La scelta, dopo la delibera di giunta, era quella di trasferire le attuali 43 persone che dormono alla Passalacqua «per l’emergenza freddo» il 2 gennaio. Le polemiche, durante la commissione di ieri sulla situazione per la decisione della maggioranza di trasferire al campo Tav il dormitorio principalmente per motivi «di costi ma anche perchè luogo che sarà più adatto dopo alcuni lavori rispetto a quello attuale», non sono mancate. Il Pd (presenti Impaloni, Paladini, Pirovano, Allegra) ha sottolineato «come questa scelta sia culturalmente sbagliata perchè si va a ripopolare un campo Tav, che nelle intenzioni della stessa maggioranza si voleva smantellare, andando tra l’altro a mettere ai margini della città persone che vivono già in difficoltà». «L’intenzione rimane sempre quella di andare a diminuire il numero di persone presenti al campo Tav – sottolinea l’assessore Franco Caressa -. Attualmente sono 198 con 41 nuclei. Entro aprile diventeranno una ottantina. Ci sono otto assegnatari alle case popolari, una famiglia ha richiesto di aderire ai contributi per poter lasciare il campo. Tra gennaio ed aprile Atc metterà a disposizione almeno 15 alloggi e pertanto usciranno altre 70 persone. La scelta di spostare lì il dormitorio è determinata innanzitutto dai costi. Con circa 14 mila euro andremo a mettere a posto il campo che avrà un’area maschile, una femminile e una giornaliera. Inoltre grazie a spazi maggiori ci sarà una gestione migliore».
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