«Per me è un segno essere qui». Pablo Gonzalez, il beniamino dei tifosi del Novara calcio si è presentato dopo il suo ritorno ufficiale a Novarello.
«E’ un’idea di questa estate poi, per l’andamento del mercato, abbiamo dovuto rimandare e ora è arrivo il seguito di quell’idea – ha detto il direttore sportivo Ludi -. Ho sempre detto che vogliamo affidarci a uomini ancora prima che ai calciatori. Gonzalez porta identità, appartenenza, l’entusiasmo di chi ha vinto e una leadership tecnica. C’è stata una grande volontà da parte sua di voler essere qui e di vestire ancora questa maglia, la stessa volontà del presidente e della società».
Come hai vissuto questi giorni? «Sono stati particolari – ha detto ancora l’attaccante argentino-. A partire dal momento della firma, dalla mia presenza di domenica allo stadio, al primo allenamento e alla conoscenza di oggi della squadra: tutti momenti diversi che da un po’ non riuscivo a trovare».
Cosa ti è mancato del Novara? «Mi è mancato tutto. Per me qui è speciale come lo è per la mia famiglia. Ringrazio il presidente e la sua famiglia così come i direttori che hanno reso possibile il sogno mio e della mia famiglia».
«Ringrazio i tifosi per il loro calore, mi hanno sempre voluto bene. Mi condizionano nel modo giusto, con questa maglia sarò sempre in debito è una responsabilità corretta quella che sento».
Come stai? «Mi sono allenato in questo periodo per mantenermi in forma, mi manca il ritmo partita, cercherò di mettermi in fretta al passo».
Domenica la prima vittoria in casa: «E’ stata una partita bella ma la squadra ha giocato altre buone gare, mancava un po’ di fortunata. Domenica ho visto una squadra con molta personalità, sono tutti ragazzi che tengono molto alla squadra. Spero di poter dare una mano, mi metto a disposizione della squadra. E’ un gruppo che sta lavorando bene, cercheremo tutti insieme di continuare in questa direzione, ora ci aspettano due gare molto importanti con Siena e Pisa».
«L’allenatore? Fa lavorare molto e che cerca di far giocare bene la squadra, avremo tempo di conoscerci».
La classifica non è quella che ci si aspettava: «Adesso guardare la classifica conta poco, dobbiamo cercare di finire bene l’anno. I campionati si decidono da marzo in poi, credo che il Novara sarà la squadra da battere al di là della classifica attuale».