Assemblea pubblica sulla variante urbanistica di Agognate ristretta, quella che si è svolta mercoledì pomeriggio al Centro Ipazia. Una trentina i presenti, compresi una decina di operatori dell’informazione, il sindaco Alessandro Canelli e l’assessore allo Sviluppo del territorio Elisabetta Franzoni. Una riunione, quindi, che, pur riguardando un tema che negli ultimi anni ha fatto molto discutere, ponendo in contrasto associazioni ambientaliste e Amministrazioni che si sono alternate alla guida della città, è andata deserta. L’esiguo numero di partecipanti è stato al centro di una piccola polemica tra sindaco e ambientalisti (tra le realtà rappresentate, Fai, Italia Nostra, Legambiente, Carp, ViviNovara). «Un’assemblea pubblica – hanno riferito Fabio Tomei, del Carp, Coordinamento Ambientalista Rifiuti del Piemonte e Roberto De Rosa, di ViviNovara – non si convoca in tre giorni e non la si convoca in un orario lavorativo. Inoltre non è stata pubblicizzata: non avete voluto qui gente». Pronta la risposta di Canelli: «L’incontro è stato pubblicizzato sui giornali, avreste potuto pubblicizzare anche voi. Evidentemente il tema non interessa così tanto i novaresi, come pensate voi». Canelli ha ribattuto su ogni aspetto: «Su alcuni elementi ho avuto anch’io dei dubbi. E’ la ragione per cui abbiamo mutato idea su Agognate, ridimensionando di molto l’area interessata, uno spazio che si trova a ridosso del casello autostradale e inserito in un settore già compromesso dalla Tav. Un piccolo insediamento, lontano dal consumo di territorio previsto in origine e che si pone in un più ampio disegno di sviluppo della città, che vede l’università come primo motore. Ogni passo è stato esaminato da fior fiore di professionisti». Tutto è rimandato al 17 dicembre, quando si terrà la seconda Conferenza di copianificazione.
- 6 anni ago
Monica Curino