Qualità della vita in discesa per il Novarese. A rivelarlo è la classifica annuale elaborata dal Dipartimento di Statistiche economiche dell’Università La Sapienza di Roma per il quotidiano economico Italia Oggi. Il territorio provinciale scende dal 42° al 45° posto, uno scivolone se si considera che, nell’analoga graduatoria del 2016, il Novarese si collocava in 26° posizione. Un’analisi composta da nove ‘griglie’, affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale, dinamica della popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita, con 21 sottodimensioni e 84 indicatori di base. Un trend in discesa che ha accomunato un po’ tutte le province piemontesi. A determinare il 45° posto, risultati negativi in diverse classifiche. Nell’ambiente, ad esempio, il Novarese perde molte posizioni, scivolando dal 13° posto al 72°, nonostante la tradizionale eccellenza nella produzione di rifiuti urbani, 7° in Italia (nel 2017 era 6°). A incidere negativamente gli eccessivi consumi idrici (86°) e di energia elettrica (89°, era 58°). Male anche le classifiche per popolazione (67°, in salita di un posto rispetto al 2017), disagio sociale (59° e 16 posizioni in meno e dove si segnala un 63° posto per il tasso di disoccupazione giovanile), tempo libero, 71° posto, e criminalità, dove il Novarese si pone in 71ª piazza, ma con una risalita rispetto al 2017 (quando era 81°). «I dati – commenta il sindaco di Novara, Alessandro Canelli – sono provinciali e quindi non solo relativi a Novara città, che certo, non posso negare, con la sua popolazione, incide notevolmente sul dato complessivo. Una classifica che guardo con rispetto per migliorare. Guarderò con interesse quella del 2019-2020, quando potrà esserci concretamente il risultato dell’attività da noi svolta».
Nel Novarese la qualità della vita è in discesa
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