Aiuti concreti per due famiglie in difficoltà, una italiana e una nigeriana, per complessive nove persone. Due famiglie che sono state segnalate al Centro d’ascolto parrocchiale, che a Lumellogno si avvale molto dell’opera del Gruppo Hesed onlus. Un sostegno che ha consentito di accompagnare i due nuclei famigliari nel pagamento delle spese quotidiane, delle utenze e dell’assistenza medica. Obiettivo, consentire loro di rendersi autonomi. E’ quanto si realizza nella parrocchia di Lumellogno nell’ambito del progetto “Accoglienza 2018”, finanziato con contributo dell’8X1000 Carità 2017 per 5mila euro.
«Un progetto – spiega il parroco, don Fabrizio Mancin – nato molti anni fa, nel 2006, e da allora proseguito. Un progetto che abbraccia un’attività molto più ampia d’aiuto e nato all’interno del Centro d’ascolto parrocchiale nel 2005, grazie a don Osvaldo Migliavacca». I fondi del progetto sono stati indirizzati alle utenze e ai bisogni delle due famiglie, «che, al momento, non sono ancora riuscite – rileva don Mancin – a trovare un lavoro e una casa in tutta autonomia».
Sempre con i fondi dell’8X1000, la parrocchia, con il parroco, garantisce il pasto a titolo gratuito. «Martedì, giovedì e venerdì pranzo per 8 persone e cena per 4». Un aiuto, quello giunto dall’8X1000 a sostegno delle due famiglie, «che ha permesso al Centro d’ascolto in sinergia con il Gruppo Hesed onlus – aggiunge don Mancin – di concentrarsi su altri nuclei famigliari in difficoltà, 33, sostenuti alcuni con il progetto diocesano “Accendi la carità”, altri con altre iniziative, sostegni non rientranti nei 5mila euro dell’8X1000».
Don Mancin si sofferma poi sul funzionamento del Centro d’ascolto. «I volontari ricevono le persone, ascoltando le loro necessità. Ogni mercoledì abbiamo la distribuzione delle borse della spesa, garantite per 33 famiglie. Al giovedì c’è la distribuzione dei vestiti». Settimanalmente sono coinvolti 16 volontari, 3 per il Centro d’ascolto, 4 per il banco alimentare, 5 per la distribuzione del fresco, 4 per la distribuzione degli abiti. A questi 16 si aggiungono altri parrocchiani, che offrono saltuariamente tempi per il servizio mobili e svuota cantine. Un’attività, quella del Centro d’ascolto parrocchiale, sostenuta dalla comunità parrocchiale. «Un’attività – rileva il parroco – per cui ringrazio tutti i volontari per l’impegno e che si realizza anche grazie all’aiuto del gruppo Hesed Onlus, la cui animatrice è la dottoressa Maria Grazia Concina. Un grazie poi alla Caritas».