Il clown Pimpa apre la rassegna natalizia del Forum a Omegna

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Si dice che il naso rosso, che abitualmente usa il clown, sia la maschera più piccola. A Marco Rodari, in arte “Il Pimpa” questo naso serve per far ridere i bambini che non riescono più a essere tali perché la guerra non glielo permette.

Sabato 17 novembre, nel primo pomeriggio è arrivato alla Ludoteca “Gianni Rodari” al parco della Fantasia di Omegna per far ridere i bambini che, assieme alle famiglie, hanno partecipato all’apertura della rassegna natalizia “La Bottega della Befana”.
Ha raccontato anche la sua esperienza all’estero che ha iniziato a 18 anni e quella in Medio Oriente, dove si reca da 15 anni.

Vivo sei mesi all’anno tra la striscia di Gaza, Siria e Iraq – racconta mentre prende la valigia con la scritta “Pimpa” che lo accompagna in ogni spettacolo. – Incontro i bambini che non ridono e non giocano più da ormai troppo tempo. I loro occhi non brillano più: non sono bambini, ma nemmeno adulti. La guerra purtroppo snatura tutto”.

Marco ultimamente è stato ad Aleppo: “I bambini escono dalle macerie un po’ alla volta e dopo una prima diffidenza si avvicinano a me. Così comincio lo spettacolo. Alla fine mangiamo tutti insieme: è un aspetto importante per loro. Infine facciamo un piccolo laboratorio di magia”.

Questo schema viene ripetuto ovunque “Il Pimpa” vada, in collaborazione con l’associazione “Far ridere il cielo”.   Non ci sono ostacoli per questo semplice ragazzo che ha una capacità innata di far ridere anche gli adulti. “Nessuno mi ha mai impedito di fare quello che so fare – racconta, ricordando gli esordi di questo mestiere. – Volevo fare il calciatore, ma purtroppo non mi hanno mai preso nella Juventus. Ho iniziato per caso a 14 anni in Oratorio a Leggiuno: mi avevano chiesto di intrattenere un gruppo di bambini. Ci sono riuscito molto spontaneamente. Così ho deciso di proseguire”.

“Il Pimpa” che non ha parentele con il celebre scrittore Gianni Rodari pur avendo lo stesso cognome, vanta radici nell’Alto Cusio. “Mia nonna Angioletta era nata sull’isola di San Giulio, la patria del Barone Lamberto. Ed è vissuta a Ronco di Pella. Io da bambino trascorrevo spesso le mie vacanze sul lago di cui ho conservo molti ricordi”, aggiunge mandando un saluto a zia e cugini che ha visitato prima di fare ritorno a casa. La valigia de “Il Pimpa” è già pronta: lo attende l’Iraq, dove resterà fino a febbraio.

Luisa Paonessa