Novara ha un ristorante stellato. È il Bistrot Cannavacciuolo che ha ricevuto il riconoscimento alla cucina nel corso della cerimonia annuale che Michelin allestisce ogni anno per assegnare (e revocare…) questa sorta di medaglia che significa prestigio e visibilità.
Antonino Cannavacciuolo non è certo un volto nuovo della Guida Michelin. Da anni porta (idealmente) sul petto due stelle grazie alla qualità della ristorazione del suo Villa Crespi, ormai un monumento nel settore a livello nazionale. A Novara aveva aperto quasi tre anni fa il Bistrot, un ristorante che prende ispirazione da una differente filosofia di cucina: ambiente elegante ma meno formale, possibilità di fare una pausa gurmet in qualunque momento della giornata, un servizio di qualità a prezzi abbordabili. Accanto anche un caffè.
Il Bistrot, che lo ricordiamo si trova proprio accanto al Coccia, ha avuto immediatamente un ottimo successo di clientela e di critica “popolare”. Intorno al ristorante è sorto interesse da parte dei novaresi e anche un discreto turismo gastronomico (quasi 1900 le recensioni su Tripadvisor…), tanto che lo chef campano (ma cusiano d’adozione) ha aperto un altro bistrot a Torino.
Ora a distanza di quasi tre anni dall’apertura, arriva anche il riconoscimento da parte di Michelin che assegna al Bistrot, appunto, una stella (un’altra va a quello di Torino), dando nel contempo alla città di Novara un altro ristorante stellato. Non è infatti il primo della città visto ormai da anni una stella distingue il Tantris (chef Marta Grassi) di Corso Risorgimento, ma un’interessante aggiunta allo scenario della cucina Novarese. La stella, accanto alla collocazione centrale e la fama di Cannavacciuolo potrebbero dare al Bistrot una ulteriore spinta e portare in città qualche altro turista della tavola.